Fiducioso 18/08/16, 00:59
Io quando ho deciso di tornare a Geova, l'ho fatto perché l'ho desiderato, non di certo grazie ad un ricatto morale. Un' esperienza come quella del ragazzo della rivista, non potrò mai citarla. A me ha fatto solo un gran bene avere qualche contatto con qualche parente e amico della congregazione ( vedi Gesù e i suoi contatti con espulsi dalla sinagoga ).
Mi ha fatto sentire vivo, desiderato e ancora amato e non me la sento di dichiarare sleale chi ha ritenuto opportuno contattarmi talvolta anche solo per sapere come stavo e come me la passavo, senza farmi prediche o inviti a ritornare a Geova. La relazione con Geova è personale e non può essere condizionata dall' isolamento sociale.
Anche i contatti con questo blog sono stati utili all' epoca per avere una dose di ossigeno e incoraggiamento. Quanto quell' esperienza sia vera non lo so, ma una cosa è certa, un' esperienza come la mia o di tanti altri rientrati anche grazie all' incoraggiamento avuto da fratelli con i quali ci sono stati contatti ( e vi assicuro che ci sarebbero moltissime esperienze ), non la pubblicheranno mai !
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