Come sopravvivere al tempo della fine
Cari fratelli
Come membri attivi della congregazione è nostra precisa volontà continuare a servire Geova. La gioia che ci è posta dinnanzi è tale che nessun sacrificio potrebbe compromettere l'ardente desiderio che abbiamo di partecipare all'opera del regno ( Deuteronomio 28:45,47). Dopo aver imparato il santo nome di Dio ne abbiamo imparato le sue incommensurabili qualità e apprezzandole abbiamo cercato di farle proprie. Per questo motivo attraverso lo spirito santo che ci viene dato alle adunanze riusciamo a condividere e a rafforzarci. Attraverso di esse possiamo facilmente comprendere che il veniente regno è una realtà e niente e nessuno ci distoglierà lo sguardo dal ricercarlo ( II Corinti 4:18).
Il potere salvifico della sua parola e tale che non solo ci permette di capire quale meraviglioso futuro ci attende ma può già da adesso agire attraverso lo spirito santo e sollevarci da qualsiasi condizione angusta noi ci troviamo. Attraverso le sacre scritture abbiamo imparato a considerare le difficoltà sotto una nuova luce e in questa visione rivelata vi abbiamo applicato i principi della fede e della giustizia. Il potente spirito santo rende evidente che i problemi sono solo il risultato di uno stato miserevole di un'umanità che ancora in preda del peccato ( I Pietro 1:18,19). Ma siamo stati addestrati da Geova e attraverso la sua parola sappiamo che le prove affrontate o da affrontare sono solo temporanee così come temporanea è la vita di questo sistema malvagio( I Pietro 4:13).
L'esortazione di Gesù è chiara "Alzatevi e levate la testa perché la liberazione è vicina" ( Luca 21:28) la liberazione è frutto di una scelta volontaria e di una azione specifica che è quella di alzarsi. Quale è la nostra volontà ? Guardatevi intorno a voi e allungate lo sguardo quante persone vivono una condizione di quotidiana disperazione ? La risposta è unica, non siete soli a dover affrontare problemi nella vita. Tristemente per molti la questione si è semplificata molto perché è diventata solo una questione di sopravvivenza.
Sopravvivenza da chi ?
I problemi non sono tutti uguali. Spesso sono semplici ansietà della vita, altre volte sono un po' più concreti problemi famigliari. Magari le continue discussioni e litigi rendono la nostra vita davvero problematica. Spesso per minimizzare l'entità di questi problemi le persone dicono "L'importante è la salute". Nella bibbia li fratelli che compongono la congregazione viene rappresentati come membra di un corpo umano che devono collaborare fra di loro per garantire la vita del corpo ( Efesini 4:15). Quindi nella nostra vita spirituale, non abbiamo più il solo obbligo di garantire la nostra sopravvivenza, ma abbiamo l'obbligo di garantire la sopravvivenza di tutta la congregazione perché noi siamo suoi membri. Nella vita sappiamo che i problemi sono più semplici da affrontare se riusciamo a vederli. Ma quando il problema è dentro di noi, allora le cose spesso cambiano entità. In questa raffigurazione del corpo umano il pensiero apostata e ben rappresentato da una malattia tumorale che non solo attacca un singolo organo o componente della congregazione ma si spande come metastasi anche agli altri organi. Per questo la disassociazione per apostasia è davvero importante e da non sottovalutare ( I Giovanni 2:22 ).
Essendo membri di un corpo umano però c'è un altro aspetto più importante e spesso sottovalutato. Considera questo: il tuo corpo umano è composto da tanti organi interni che hanno un unico scopo, la tua sopravvivenza. Ognuno ha le sue mansioni e le sue caratteristiche, ma consapevolmente o meno è l'insieme degli organi che forma un individuo e che lo rende vivo. Cosa accade se per assurdo non collaborassero più ? Se in questo salto di fantasia il tuo cuore e il tuo fegato decidessero di funzionare per proprio conto a seconda di come ci si sveglia la mattina, cosa accadrebbe ? Forse il corpo non morirà ma sicuramente le sue funzionalità sarebbero pesantemente compromesse e gli organi interni soffrirebbero. Allo stesso modo se lo spirito di collaborazione viene meno tutti i componenti della congregazione inevitabilmente soffrono.
La questione delle responsabilità
I nominati all'interno della congregazione sono spesso indicati come il riferimento per tutti i componenti della congregazione. Ma come abbiamo appena notato nella rappresentazione di un corpo umano non ci sono organi che primeggiano su altri, perché nessuno nella congregazione è insostituibile. Se nella congregazione ci sono situazioni che creano ansietà e sofferenza tutti devono essere coinvolti nel prendere il proprio carico. Le questioni devono coinvolgere solo i nominati ? Ovviamente no perché tutti siamo responsabilizzati in primo luogo lo sono Geova ma anche Gesù stesso che è il capo della congregazione. Possiamo sicuramente confidare nel loro intervento ( Prov 18:10). Se anche quindi non sei nominato il tuo contributo nella congregazione è attivo o invece è sempre indeciso o traballante ? Geova è Gesù utilizzano lo spirito santo per adempiere le loro volontà per le responsabilità che si sono assunti. Ma in modo proporzionale anche i non nominati hanno questo stesso obbligo. Anche loro devono pregare per le ansietà che in alcuni casi possono turbare la congregazione. Ovviamente la preghiera necessita un atto di fede e quindi dobbiamo agire conformemente con le nostre richieste. Perché devi agire ?
Per due motivi, il primo e che Geova lo richiede a tutti senza distinzioni ( Salmo 97:10 ). Il secondo è che l'azione è esso stesso un efficace spartiacque fra la sterile lamentela e il dissenso per un atto concreto di ingiustizia. E' importantissimo capire la differenza fra l'idiosincrasia naturale con alcuni fratelli (Colossesi 3:13 ),che deve essere sopportata e l'atteggiamento farisaico e apostata di altri che invece contamina la spiritualità delle congregazioni e che deve essere estirpato ( II Corinti 2:14, II Timoteo 2:17 )Purtroppo in molti fratelli è stata instillata una visione erronea delle congregazioni che per troppo tempo ha fatto affidamento sulle buone intenzioni. Le odierne nuove generazioni di anziani si barcamenano cercando di tamponare gli sbandamenti dei componenti più deboli e che spesso sembrano colti da uno stato caotico. Tutto gli sforzi vengono vanificati per la sostanziale mancanza di riferimenti che talvolta costringono a rimozioni selvagge che in tutti casi sono una sconfitta. La sottomissione teocratica viene fraintesa in ubbidienza a prescindere e gli anziani spesso promuovono nei fratelli 'idea infantile "dimmi cosa devo fare... e io lo faccio".
A chi e stato dato molto verrà chiesto molto
Prendiamo invece in considerazione se sei un un nominato. Stai adempiendo a tutte le responsabilità che ti sono state date ? Attenzione. Se rispondi non so, oppure quali, vuol dire che non le stai adempiendo. Ad esempio: La tua famiglia è in grado di seguirti nelle responsabilità che ti sono state affidate ? Analizza il tempo che stai dedicando la tua vita. Stai passando da una stanza teocratica all'altra, fra sale e salette con faldoni di documenti e circolari sottobraccio mentre la tua famiglia deve sempre aspettarti perché c'è sempre qualcosa di più importante da fare ? Sarai in grado poi di essere una rupe in una terra esausta ( Isaia 32:1,2 32 ) se non riesci a gestire nemmeno il tempo per te stesso ? La congregazione è impegnativa lo sappiamo e per questo che bisogna essere fratelli capaci ed addestrati. Sei stato adeguatamente addestrato ? Ad esempio: se sei un nominato e sei un sorvegliante come consideri i problemi che fratelli ti portano alla tua attenzione ? ( I Tess 2:17 )
Rifletti su questo: li consideri un fastidioso intoppo nella attività di propaganda del regno o una parte del servizio, fondamentale per la congregazione ? Vediamo un aspetto pratico: se un fratello ti chiede aiuto, perché è nato un increscioso contrasto con un altro fratello è da persone serie che hanno a cuore gli interessi del regno, ignorarlo completamente ? Oppure stai semplicemente cercando di svicolare il problema perché le responsabilità che ti sei assunto sono troppe ? La bibbia è molto chiara riguardo alle responsabilità di chi è nominato nelle congregazioni ( I Tess 1:14 ) Oppure sei forse un nostalgico e ancora sogni i bei tempi andati quando per te, la salvaguardia della purezza nella congregazione era obbligare i fratelli ad usare la camicia bianca sul podio ? Che non è propriamente un comando biblico... Altro esempio imbarazzante. Hai mai riflettuto sul perchè Gesù ha lavato i piedi a tutti gli apostoli nell'ultima cena ? Hai mai riflettuto che li ha lavati anche a Giuda, quando sapeva già che l'avrebbe tradito ? ( Giovanni 8:12 )
Bene caro fratello ora chiediti: nelle congregazioni che servi quando sei in visita stai seguendo il modello di Gesù lavando i piedi ai fratelli ? O forse il tuo orgoglio non è nemmeno in grado di discernere una domanda provocatoria da una che dovrebbe aiutarti a riflettere ? Caro fratello ovviamente non è tua responsabilità intervenire direttamente nelle questioni private, ma è tua precisa responsabilità ascoltare tutti quelli che hanno il cuore affranto e rotto e che gemono per questo sistema che, a differenza tua, devono affrontare ogni giorno. Questa condizione è necessaria per garantire che l'opera vada avanti perseguendo gli alti valori di purezza e moralità che Geova richiede. Se noi come nominati non adempiamo a queste responsabilità il valore della nomina si annulla e lo spirito si allontana dalle congregazioni a cui siamo stati assegnati. Se a causa nostra lo spirito si allontana cosa dovremmo fare ? Dare la colpa agli altri o farsi un serio esame di coscienza ? Fratelli continuate così a pregare per noi Salutate tutti con un santo bacio e che l'immeritata benignità di nostro signore Gesù Cristo sia con voi.
Da un collaboratore
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