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Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

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19/12/15

Il rispetto al nome di Dio

“Non abbiamo cessato di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale, per camminare in modo degno di Geova al fine di piacergli pienamente mentre continuate a portar frutto in ogni opera buona e a crescere nell'accurata conoscenza di Dio”. — Col. 1:9, 10.

Di tutti i nomi dell’universo, il nome del Padre, Geova, eccelle in splendore, dignità e reputazione. Non solo egli è il Creatore, dotato di potenza e conoscenza illimitate, che esercita perfetta giustizia, ma, oltre a ciò, la sua amorevole benignità e misericordia rendono il suo nome degno del massimo onore, sì, della massima lode e riverenza.

All'adunanza della domenica, un giovane fratello pronunciava un accalorato discorso pubblico. Dopo pochi attimi, venne fuori un manierismo, che mi distolse l'attenzione dall'argomento. Lui, concentrato nelle argomentazioni, condizionò negativamente la sua dialettica perché usava il nome divino con una frequenza anomala. Impostai un tempo, con il mio cronometro e contai  le volte che veniva pronunciato; alla fine, venne fuori una media di una volta ogni 20 secondi. Praticamente era presente in ogni frase.

Questa cosa mi ha fatto riflettere, su alcuni aspetti riguardanti il nome divino e il suo uso. Non di rado ho sentito (e sento) fratelli che hanno questo stesso tipo di manierismo. Questa leggerezza nel suo uso sta dilagando con i social network. Tanto che compare nelle chat, nei meme e in tutte quelle immagini contenenti piccole sezioni di testo spirituale che i fratelli si scambiano.

Possiamo usare il nome di Dio come ci pare ?

Ovviamente la risposta è no. Indubbiamente la scrittura guida è quella di Esodo.

“Non ti devi servire del nome di Geova tuo Dio in modo indegno, poiché Geova non lascerà impunito chi si serve del suo nome in modo indegno."
-Esodo 20:7

Ora noi come suoi testimoni, abbiamo indubbiamente detto la nostra e diciamo che il suo "uso" è stato il leit motiv della predicazione che ha permesso di distinguerci da tutta la cristianità mondiale. Geova stesso vuole essere conosciuto ed è un comando scritturale. Ma con il passare del tempo abbiamo visto che fra i proclamatori il suo uso è diventato un po' troppo leggero e scanzonato. Pensando all'oratore di inizio articolo, mi sono fatto questa domanda.

Quante volte possiamo pronunciare il nome di Dio senza infrangere l'esplicito comando biblico ?

1 - 10
2 - 100
3- 1000

La risposta esatta è nessuna delle tre. Perché basta una singola volta per infrangere il comando. Questo forse è stato l'ingannevole aspetto che ha convinto gli ebrei a cancellarlo definitivamente dalla loro memoria storica. Per non infrangere questo comando la loro paura prese il sopravvento, facendo prevalere l'idea che era meglio evitare di pronunciarlo del tutto. I savi o quelli che provano ad esserlo, si pongono però la domanda :

Quando risulta indegno utilizzare il nome di Dio ?

In tanti modi, uno potrebbe essere quello di utilizzarlo come strumento "pubblicitario". Ad esempio anziché farlo leggere dalla bibbia così come dovrebbe fare ogni cristiano consapevole, viene utilizzato per millantare la fede. E' al di fuori di ogni dubbio che l'uso improprio del nome diventerà un abuso che porterà inevitabilmente ad un pericolo spirituale. 

"E il peccato dei servitori divenne molto grande dinanzi a Geova; poiché gli uomini trattavano l’offerta di Geova senza rispetto."
- I Samuele 2:17

Facciamo un esempio:
Spesso sentiamo discorsi dal podio sull'argomento dell'abbigliamento e sentiamo esempi sull'abito che decidiamo di indossare quando dobbiamo presentarci davanti ad una personalità importante. Sappiamo che non dobbiamo devozione a nessuno ma il rispetto è legittimo e Geova stesso ci richiede di mostrarlo. Ora se dobbiamo interloquire con un sindaco, un prefetto una qualsiasi persona che abbia autorità noi ci vestiremo sempre in modo adeguato. Giusto? Benissimo. Ora immaginatevi la scena. Ci presentiamo davanti ad una qualsiasi autorità di questo mondo per un qualsiasi motivo. Siamo tutti belli impomatati magari con camicia e cravatta. E poi? Che facciamo, mentre cerchiamo di parlare con loro ? Lo chiamiamo per nome? Tipo che ne so"Giusé allora? Come ti va la vita?" oppure "Francè è un piacere conoscerti..."?

“Comunque, divennero disubbidienti e si ribellarono contro di te e si gettavano la tua legge dietro le spalle... e continuarono a commettere atti di grande mancanza di rispetto. 
- Neemia 9:26

Vi sembra un esempio anomalo? Anche con i nostri genitori vale  lo  stesso esempio, così come vale per tutte le persone che ci stanno a cuore. Diamo sempre un minimo di attenzione nella pronuncia dei nomi quando ci rivolgiamo loro, oppure no? E' un indice di buona educazione. Ora mi chiedo, perché questa stessa attenzione questa "buona educazione" non la prestiamo anche per il nostro padre celeste? Perché non rispettare il nome del nostro creatore?

"Così continuate a fare a Geova, O popolo stupido e non saggio?
Non è egli tuo Padre che ti ha prodotto, Che ti fece e ti dava stabilità?"
- Deuteronomio 32:6

Abbiamo imparato che il nome di Dio compare per più di 7000 volte nella bibbia ? Si ma abbiamo anche imparato che hanno impiegato più di 1600 anni per scriverli tutti. Se vogliamo imparare come usare il suo nome analizziamo come l'hanno usato i fedeli servitori di Dio nella Bibbia. Come viene utilizzato il nome di Dio da Gesù e gli apostoli del primo secolo ? Guardate la preghiera modello, il sermone del monte. Oppure anche tutti i profeti. Che uso ne hanno fatto ? In che occasioni l'hanno pronunciato ?

Quale pericolo viene fuori quando pronunciamo il nome di Dio invano ?

Questo peccato spirituale è subdolo e i suoi effetti nefasti non sono immediati. Chi pronuncia il nome di Dio invano, non rispetta Dio stesso. Se non rispetta Dio non può rispettare i fratelli e quelli che appartengono alla sua congregazione. Questi "fratelli" maleducati se non si redimono diventeranno col tempo infami percotitori, dei veri lupi in manto di pecora. La loro incontinenza e la loro mancanza di rispetto creerà inevitabili problemi nella congregazione. Essi distruggeranno la fede dei puri di cuore, con la loro malizia e i loro discorsi licenziosi. Questi soggetti in giacca e cravatta diventeranno delle vere e proprie metastasi di spiritualità.


"Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli."
- Matteo 7:21

Quanto è invece profittevole il sano uso del nome di Dio nelle nostre preghiere e in tutte le occasioni in cui deve essere rivendicato.

Guardate come l'apostolo Paolo in Ebrei esorta i fedeli servitori ad un uso puro del nome di Dio.

"Per mezzo di lui offriamo sempre a Dio un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che fanno pubblica dichiarazione del suo nome. 16 Inoltre, non dimenticate di fare il bene e di condividere con altri, poiché Dio si compiace di tali sacrifici."
-Ebrei 13:15

Il nome di Dio è santo e dovrebbe essere sempre pronunciato in contesti santi e accettevoli che dimostrino il rispetto che abbiamo nei confronti del nostro più grande Padre. Dimostriamoci santi nel rispettare il nome di Dio e i fratelli della sua congregazione. 

Un abbraccio a tutti voi resistenti della fede. State uniti i tempi difficili stanno arrivando.