Ora Geova è lo Spirito; e dov’è
lo spirito di Geova, lì c’è libertà. (2 Cor. 3:17)
Inserisco
questo tema nel filone delle disposizioni (o intendimenti) che favoriscono il
farisaismo e il bullismo nelle congregazioni. L’attuale concetto che si ha
delle tre proposizioni in tema sono, una per una, dei cardini del cristianesimo
che nessuno può mettere in dubbio. Il dubbio però viene quando queste tre
vengono collegate in una famigerata sequenza meccanica (essendo in verità connesse tra di loro), col risultato
che chi ne fa sempre le spese è la terza, la libertà di coscienza, per la
difettosa comprensione delle prime due.
Il meccanismo che ha un sapore
inquisitorio più o meno è questo: 1) uno agisce in un certo modo senza violare
nessun principio biblico, 2) qualcuno solleva un problema su quell’agire, 3) ci
si aspetta dall’attore principale che desista dal suo agire per non fare
inciampare altri e non mettere a repentaglio la sua “esemplarità”, problema
sentito soprattutto per chi ha o aspira giustamente a qualche incarico, 4)se l’attore
“insiste” nel suo agire ne risulta quasi automaticamente la perdita dell’esemplarità
e l’azzoppamento nei privilegi di congregazione. Questo meccanismo è uno
strumento molto tagliente nelle mani dei vaccari come lo erano certi metalli
per estorcere la confessione nell’antica Inquisizione. E’ come il reato di
plagio durante il fascismo, che veniva usato da chi deteneva il potere per criminalizzare
il pensiero nemico, un reato di fatto inesistente che si fondava su un assunto,
sfuggevole e pericoloso come una biscia.
Le
scritture che vengono tirate in ballo per giustificare il meccanismo sono “non mangerò mai più carne se questo fa inciampare
il mio fratello” (1 Cor. 8:13), “è meglio mettersi al collo una macina da
mulino e gettarsi in mare che fare inciampare” (Mat. 18:6), bisogna essere
“ragionevoli” e questo significa essere “arrendevoli”, essere disposti a cedere
invece di insistere sui propri diritti (Filip. 4:5).
Ma
vediamo cosa dicono realmente le Scritture.
Nell’articolo
“I giovani chiedono..Chi sono i miei modelli?” della Svegliatevi! del 8/12/12 pag.22 si riconosce che i buoni esempi non
devono essere necessariamente perfetti e affermava: A parte Gesù, nessun discendente di Adamo è perfetto. (Romani 3:23)
Perfino l’intrepido profeta Elia “era un uomo come noi”. (Giacomo 5:17, CEI) Lo stesso vale per personaggi
come Miriam, Davide, Giona, Marta e Pietro. La Bibbia rivela candidamente gli
errori che questi uomini e queste donne commisero. Ciò nonostante, furono
esemplari in quasi ogni aspetto della vita e pertanto si possono
considerare buoni modelli.(sottolineatura mia)
Grazie
per il “quasi”! Com’è buono Lei direbbe Fantozzi..Anche se è un quasi che pare voglia
dire che deve mancare davvero poco per essere esemplari in “ogni aspetto”. Ma
se poi andiamo a guardare dal buco della serratura il “quasi” degli esempi citati,
(Miriam, Davide,Giona ecc) probabilmente pochi di noi hanno commesso errori gravi
come i loro. Ma altrettanto probabilmente nessuno direbbe che siamo modelli
migliori di loro, semmai tutt’altro. Perché? Nella Bibbia trovo personaggi che
tutti consideriamo degli esempi illustri da imitare pur sapendo dei loro errori
mentre da noi oggi, per errori infinitamente minori, si perde immediatamente lo
smalto dell’esemplarità e la si perde a volte per sempre o almeno finché non si
trasloca di centinaia di chilometri. Perché ad essa si associa quell’immagine
artificiale del testimone senza una grinza che rinuncia sempre a qualsiasi cosa
gli si contesti pur di “non far inciampare” altri. Sarebbe un gran bel segno di
cristianesimo pubblicare delle biografie sulle nostre pubblicazioni di fratelli
che hanno commesso gravi peccati, che sono stati disassociati e che si sono
ripresi. Ma il dubbio che viene è che non ce ne sono proprio di queste
esperienze perché chi ha di quelle cadute
ormai è “tagliato fuori dalla Tv”. Con criteri simili, parecchi dei modelli
biblici, se vivessero oggi, non troverebbero spazio nelle moderne biografie, lo
trovano solo come personaggi antichi perché nell’esaminare la loro vita nelle
Scritture non ci possiamo permettere di giudicare male chi Geova stesso ha
giudicato bene. Ma siccome oggi Geova non ha ancora giudicato chi ci sta
attorno…ecco che gli avvoltoi vaccari sono liberi di volare alla ricerca di una
pecca per azzoppare chi è migliore di loro.
Tra i
requisiti del conduttore della Torre di Guardia c’è l’avere “grande libertà di
parola”. Mi sono chiesto perché si chiede questo proprio del conduttore della
TdG. L’unica risposta che mi sono dato è che siccome sulla Torre di Guardia si
trattano tutti gli argomenti del nostro vivere la verità, sarebbe stonato se al
conduttore gli toccasse un tema su cui non abbia libertà di parola. Ma chi può
avere libertà di parola su ogni argomento oltre a Gesù? Semplicemente nessuno!
Chiunque quindi potrebbe essere preso di mira in un punto in cui non è “esemplare”
se gli si volesse creare dei problemi, sventolando principi di santità ed
esemplarità che non sono di questa terra e di questa vita. Ecco un’arma che i
vaccari usano quando vogliono mobbizzare qualcuno che non gli sta a genio. Ecco
una visione di “esemplarità” che non è biblica e che induce una
rappresentazione di sé artificiale pur di soddisfare le esagerate attese di chi
ci vuole così diversi anche al rischio di essere finti. Quanto sarebbe meglio
riconoscere che nessuno può essere esemplare sotto ogni aspetto della vita
cristiana.
(Efesini 4:7) ...Ora a ciascuno di noi fu data immeritata benignità secondo come il
Cristo misurò il gratuito dono...
(Efesini 4:11-16) ...Ed egli diede alcuni come apostoli, alcuni come profeti, alcuni come
evangelizzatori, alcuni come pastori e maestri, 12 in
vista del ristabilimento dei santi, per l’opera di ministero, per l’edificazione
del corpo del Cristo, 13 finché perveniamo tutti all’unità
della fede e dell’accurata conoscenza del Figlio di Dio, all’uomo fatto, alla
misura della statura che appartiene alla pienezza del Cristo; 14 affinché
non siamo più bambini, agitati come da onde e portati qua e là da ogni vento d’insegnamento
per mezzo dell’inganno degli uomini, per mezzo dell’astuzia nell’artificio dell’errore.
15 Ma dicendo la verità, mediante l’amore cresciamo in
ogni cosa in lui che è il capo, Cristo. 16 Da lui tutto
il corpo, essendo armoniosamente unito ed essendo fatto per cooperare mediante
ogni giuntura che dà ciò che è necessario, secondo il funzionamento di ciascun
rispettivo membro in dovuta misura, opera per la crescita del corpo alla
propria edificazione nell’amore.
E’ evidente che non tutti avevano lo stesso zelo
nell’evangelizzazione, la stessa capacità nell’insegnare, la stessa attenzione
verso le pecore…siamo diversi ed eccelliamo in alcune cose e non in altre. Il
paragone con il corpo e le sue membra ci insegna che ognuno di noi certe cose
non riuscirà MAI a farle. Eppure agli occhi di Gesù è un membro con pari
qualità e dignità di qualsiasi altro. Ciò che chiunque deve necessariamente raggiungere
non è l’esemplarità in “quasi ogni aspetto” ma l’osservanza delle norme morali
esposte nelle scritture. L’esemplarità la fa la vita intera del
cristiano quando si presenta come la vita di una persona davvero dedicata a
Geova, la cui azione, parola e spirito induce altri ad amare Dio e a confidare
in Lui. Punto. Non ha importanza quante ore segna nel rapporto, se arriva
puntuale alle adunanze, se svolge tutti i compiti che gli vengono assegnati, se
ha le basette troppo lunghe o troppo corte, se va all’università o se ci manda
il figlio, se qualche volta risponde in maniera rude, se alza troppo la mano
per commentare, se la alza troppo poco ecc ecc..
NON FARE INCIAMPARE
Cosa
significa fare inciampare? Per alcuni
pare significhi semplicemente fare qualcosa che turbi qualcun’ altro. Ma se
fosse così non si salverebbe nessuno! Gesù faceva inciampare in questo modo i
suoi contemporanei quando faceva di sabato cose che loro ritenevano una
violazione del riposo sabatico. Perché Gesù non era “arrendevole” in quelle
circostanze e teneva conto della “coscienza” degli altri? Gesù non si faceva
scrupoli nel parlare con una donna da solo anche se questo era sconveniente ai
suoi tempi. Perché non teneva conto delle usanze locali ed evitava di turbare
qualche coscienza debole? Gesù stesso è chiamato “pietra d’inciampo [per i
giudei] e masso di roccia d’offesa” (1 Pt 2:7,8), allora perché non si mette
anche lui una macina da mulino al collo e si butta in mare? Posso fare molti
altri esempi. E’ evidente che la faccenda “inciampare” non è così semplice come
la si fa passare secondo convenienza, per usarla a uso e consumo dei vaccari.
Nella Tdg di studio del 15/3/2013 c’era un bell’articolo sul tema “inciampare”,
si diceva che Dio non permetterà che alcuna cosa faccia “inciampare” chi
confida in Lui, ovvero che abbandonino la corsa cristiana.
In quell’articolo si
parlava di cose molto gravi che potrebbero fare inciampare, tra le quali aver
subito delle gravi ingiustizie in congregazione, ma ciascuna di queste può
essere un ostacolo superabile per chi ama Geova. E’ davvero strano quindi che
si tiri così facilmente in ballo il “fare inciampare” per delle cose molto meno
gravi allo scopo di limitare la liberta individuale e uniformare i
comportamenti. Si cita sempre la questione della “carne sacrificata agli idoli”
il cui consumo faceva inciampare alcuni e da lì Paolo a dire “piuttosto non
mangerò mai più carne se questo fa inciampare il mio fratello”. E’ bene però
capire la portata del problema a quei tempi. Si riferiva alla pratica
idolatrica di consumare degli animali sacrificati agli idoli e consumati in
onore a falsi dei in solenni circostanze festive. Partecipare a quei banchetti
idolatrici era di fatto idolatria, e lo era a tal punto che tra le cose
necessarie di cui anche i gentili dovevano astenersi, assieme al sangue e alla
fornicazione, era proprio “dalle cose sacrificate agli idoli” (Atti 15:29). Il
problema era che da quei banchetti idolatrici avanzava della carne e la si
vendeva a chi se la voleva comprare. A quel punto era semplice carne e
mangiarla non significava partecipare al culto, lo dice Paolo in 1 Corinti 8:4,
ma visto il contesto qualche debole “abituato all’idolo” poteva ritenere quella
carne troppo “contaminata” di idolatria e rimane fortemente turbato nel vedere
dei cristiani comprarsela.
La questione mangiare o no ‘carne offerta agli idoli’
dunque non potrà mai essere paragonata al mangiare panettone, portare la barba,
le basette, il tablet, il cin cin, e non voglio allungare oltre la lista di tutta
quella serie di stupidaggini di terz’ordine che vengono fraudolentemente
appiccicate al “fare inciampare” evocando le bistecche corinzie! Quando Paolo
scrive “non mangerò più carne se..” parla di un comportamento che poteva essere
associato a uno dei peccati più gravi, l’idolatria. Non stava parlando di gusti
culinari! Dice quello che avrebbe fatto lui, addirittura non impone il suo
comportamento ai suoi lettori come se tutti dovessero agire così, sebbene la
faccenda toccasse uno dei 10 comandamenti. Inoltre c’era modo e modo di
acquistare e mangiare quella carne, lo si poteva fare addirittura ostentandolo
per affermare la propria libertà o lo si poteva fare in modo più discreto per
non turbare appunto altri, oppure semplicemente mangiandola perché offerta da
altri, e altre situazioni si possono immaginare. 1 Corinti 8:13 quindi viene troppo spesso
evocata a sproposito senza sapere di ché si parli quando la si vuole applicare
a situazioni di molto minore entità che non hanno nulla a che vedere con il
contesto di cui si parla.
Fare inciampare, in senso biblico, significa
agire deliberatamente in modo egoista pur sapendo che così facendo si farà un
grave danno spirituale ad altri privi della maturità spirituale necessaria. Anche
se l’azione in sé non viola nessun principio, se chi la compie è consapevole
che nel luogo in cui vive un determinato comportamento è associato alla
violazione di importanti norme morali e mostra indifferenza al riguardo,
questo è meglio che si metta una pietra al collo e si butti nel mare. Ad
esempio, se in una località passeggiare con una donna significa avere con lei
una relazione di marito e moglie, in quella zona i fratelli usciranno in
servizio esclusivamente con la propria moglie. Uscire con una sorella, cosa
possibile altrove, lì non sarà possibile. Se uno non tiene conto di questa
situazione mostrerebbe quell’egoismo anti cristiano che rientra nella
descrizione biblica di chi è meglio che si butti nel mare. Solo ed
esclusivamente in casi di simile gravità si può tirare in ballo l’espressione
biblica “fare inciampare”; in tutti gli altri casi è fraudolenta!
E se uno
ci rimane un po’ male per qualcosa? Se ne farà una ragione. Sapeste quante
volte ci sono rimasto male io al vedere certe azioni inqualificabili da parte
di eminenti cardinali nostrani e me ne sono dovuto fare una ragione! Si cresce
anche in questo modo, imparando ad accettare la diversità degli altri,
imparando a non confondere l’unità con l’uniformità. Non lo impareranno mai, i
presunti deboli, se ci dobbiamo sempre “uniformare” e apparire tutti fintamente
uguali come un esercito cinese. Per non parlare di chi “rimane male” quando va
a ficcare il naso nelle cose altrui guardando dal buco della serratura cosa fa
uno in casa propria per poi andare a spettegolarlo a qualche vaccaro il quale
fa scattare il famigerato meccanismo.
LIBERTÁ
DI COSCIENZA
Questo
avrebbe dovuto essere il sottotitolo più lungo ma sarà il più breve. Una volta
che esemplare è: la vita intera
del cristiano quando si presenta come la vita di una persona davvero dedicata a
Geova, la cui azione, parola e spirito induce altri ad amare Dio e a confidare
in Lui. Una volta che fare inciampare
significa :agire deliberatamente in modo egoista pur sapendo che così facendo
verrà associato alla violazione di importanti norme bibliche da chi non ha la
maturità spirituale necessaria. Il resto è libertà
di coscienza.
La prova
dell’esistenza del famigerato meccanismo di cui parlo in premessa è ciò che si
scrive sulla nostra posizione in merito alle frazioni di sangue.
*** km 11/06 p. 4 Come considero
le frazioni del sangue e le procedure mediche . . . ***
Le vostre decisioni
devono rispecchiare la vostra reale volontà e non basarsi sulla coscienza di
qualcun altro. Similmente, nessuno
dovrebbe criticare le decisioni di un altro cristiano. In queste cose, “ciascuno
porterà il suo proprio carico” di responsabilità. — Gal. 6:4, 5.
Ecco, questa questione può essere paragonata alla “carne
offerta agli idoli”. L’astenersi dal sangue infatti era affiancato all’astenersi
dalle “cose sacrificate agli idoli” (Atti 15:29). Ne consegue che per qualcuno
anche le frazioni di sangue potrebbero violare la santità del sangue, una cosa
grave. Eppure chi considera così le frazioni di sangue non deve criticare chi
le frazioni le prende, cioè, secondo il suo punto di vista, violando la legge
sul sangue. E’ proprio così, paradossalmente in questo lo Schiavo è più
liberale di Paolo il quale invece “non avrebbe mangiato più carne” se questo lo
rendeva (ingiustamente) idolatra agli occhi di un fratello debole facendolo
così inciampare. Ma per ottenere questa libertà, c’è bisogno che lo dica la
Torre di Guardia, questo è il punto, sennò non ci si arriva, perché il
famigerato meccanismo potrebbe scattare. Se per una cosa così seria come la
santità del sangue si lascia libertà di coscienza e nessuno può permettersi di
criticare chi fa scelte diverse (Torre di guardia docet!), per quale ragione si
lascia tranquillamente in mano ai vaccari il famigerato meccanismo per limitare
la scelta su cose infinitamente meno importanti? Ecco questo è un vero e
proprio bug da risolvere. Spero che la sua mancata soluzione sia involontaria e
auspico che si smetta di applicare a sproposito 1 Corinti 8:13 e Matteo 18:6 e
si arrivi ad applicare (Romani 14:1-4) Accogliete
[l’uomo] che ha debolezze nella [sua] fede, ma non per prendere decisioni su
intime opinioni. 2 Un [uomo] ha fede di mangiare di
tutto, ma chi è debole mangia [cibi] vegetali. 3 Colui
che mangia non disprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non
giudichi colui che mangia, poiché Dio l’ha accolto. 4 Chi
sei tu da giudicare il domestico di un altro? Egli sta in piedi o cade al suo
proprio signore. In realtà, sarà fatto stare in piedi, poiché Geova può farlo
stare in piedi.
O.O.
----------------------------
concordo al 1000%
RispondiEliminaMi trovi d' accordissimo !!!
RispondiEliminaComunque riguardo all' unità ed all' uniformità
personalmente ho trovato molto istruttive le informazioni su g 03 dell' 8 maggio pag. 26-27 .
Per riuscire ad essere ragionevoli e moderati
nelle cose pratiche della vita , bisogna PRIMA
PENSARE da ragionevole e da moderato , ciò che
facciamo è solo la naturale conseguenza di ciò
che pensiamo . Leggere un bel post , come questo ,
ci può solo fare bene , non c'è niente da fare ,
Siamo ciò che mangiamo .
Cari amici lettori e blogger , buona lettura e buona
applicazione nella vita .
realista grazie dell'ulteriore indizio della g 03 etc:
Eliminae di quanto dici, è verissimissimo
o.o avevo scritto un commento per ringraziarti di quanto hai scritto e di come fosse condiviso, l'ho perso.... l'apprezzzamento no, grazie e ci riproverò perchè era veramente sentito e meditato..... spero di poterlo recuperare. grazie ancora del buon materiale
Eliminao.o. con questo è il terzo intervento per ringraziarti del bellissimo post che mi ha dato molto incoraggiamento e forza. Se riescono a recuperare gli altri , spero, avrai modo di essere giustamente gratificato per i tuoi sforzi amorevoli:
Eliminagrazie cara, troppo buona! :-D...
EliminaSi è paradossale un anziano debba dimettersi per un figlio che lascia la verità e poi si tollerino anzi si spiani la strada a dei burocrati arrivisti totalmente insensibili ai fratelli che li circondano...gigi
RispondiEliminaMuble muble...questo post fa riflettere molto. Devo dire che c'è una luce cristallina quando si fa l'esempio di Gesù che "turbava" le coscienze farisaiche, o si riflette sulla presenza (o meglio sull'assenza) delle biografie di persone riprese/disassociate e poi riassociate (anche se me ne viene in mente qualcuna, per esempio per casi di droga o di immoralità sessuale, ma si tratta di riviste degli anni '90 del secolo scorso in maggioranza..ed è vero che comunque le altre biografie di "vite pseudoperfette" sono la maggioranza).
RispondiEliminaDicevo, dentro questo post ci sono delle prese di posizione e dei ragionamenti cristallini quanto a chiarezza e ragionevolezza. Però vedo anche qualche lato meno luminoso o più ombreggiato. Per esempio, quando si fa il ragionamento "te ti mangi il panettone, ti tieni il pizzetto quindi non sei esemplare, fai inciampare quindi non ti raccomandiamo come pioniere/servitore di ministero, o vivecersa hai la gonna al ginocchio e parli troppo di cose di cui non devi, (per le sorelle) etc." sono d'accorderrimo che sono piccolezze che far cornuto e assassinato Uria da parte del Re Davide.
Il problema però è più a monte secondo me. Cioè sia quel "vaccaro" per stare alla terminologia del post, sia quel fratello che si fa vedere alla fiera della Madonna Addolorata a comprare il Torrone nel giorno in cui è tradizione, hanno dei problemi: ovvero il vaccaro credere di leggere dietro a un comportamento esterno, quello che c'è nel cuore del fratello o della sorella, e fino a prova contraria noi non siamo capaci di leggere i cuori. Ma pure quel fratello/sorella che si lamenta e dice "mi voglio tenere il pizzetto ma non mi fanno fare il servitore di ministero" mi pare la stia prendendo un po' troppo umanamente, ovvero la nomina come la "promozione", ovvero "se hai un tatuaggio non ti assumono, ma siccome io sono un libero pensatore che pensa con la propria testa mi tatuo quanto mi pare, sono quei retrogradi della banca che non capiscono che si stanno privando di un bancario di genio, che è tatuato proprio per questo. Sì, ma l'abito fa il monaco e non vi pare che ci sia un bell'orgoglio sotto quel vaccaro che pretende di leggere i cuori e altrettanto in quello che è orgoglioso del proprio pizzetto?
Per portare una cravatta un po' diversa dalla solita (che si chiama plastron se non sbaglio) altrettanto elegante, anzi forse di più, e portarla non sempre ma talvolta, ho dovuto fare crociate abbastanza feroci, quindi sono d'accordo con lo spirito generale del post. Però penso anche che non dovremmo basarci troppo sui vaccari (che magari sono uno, due cinque per congregazione o giù di lì) ma sul numero generale di tutti i componenti della nostra congregazione, perchè fino a prova contraria, chi si da da fare per servire, lo fa per Dio e per la generalità di tutti i fratelli della sua congregazione, non per il vaccaro di turno, nè per i suoi accoliti pettegoli.
Daniele(nellafossadeileoni)
Sono d'accordo. Il mio post considera i tre aspetti *assieme* in forma di *meccanismo*. Ogni aspetto a sé ha uno spettro di spiegazione più ampio. Uno che si mette a fare l'eccentrico e quasi provoca con le sue stranezze per vedere finché gli dicono qualcosa...beh, non c'entra nulla con il vero spirito di quello che chiamiamo libertà di coscienza.
EliminaEcco, ad esempio riguardo ai tatuaggi, che comunque a me non interessano, io mi domando.....in Atti 15 non viene menzionato tra 'le cose necessarie' da cui i cristiani dovrebbero astenersi ma....se un fratello/sorella se lo fa gli viene 'fatta la festa'. Ora io dico....agli ebrei era anche vietato mangiare i calamari, per cui.......
EliminaCaro 00 grazie ! Anche io mi associo pienamente. In particolare mi è piaciuto tantissimo quando denunci " una visione di “esemplarità” che non è biblica e che induce una rappresentazione di sé artificiale pur di soddisfare le esagerate attese di chi ci vuole così diversi anche al rischio di essere finti. Quanto sarebbe meglio riconoscere che nessuno può essere esemplare sotto ogni aspetto della vita cristiana. Ciò che chiunque deve necessariamente raggiungere non è l’esemplarità in “quasi ogni aspetto” ma l’osservanza delle norme morali esposte nelle scritture. L’esemplarità la fa la vita intera del cristiano quando si presenta come la vita di una persona davvero dedicata a Geova, la cui azione, parola e spirito induce altri ad amare Dio e a confidare in Lui. Punto. Non ha importanza quante ore segna nel rapporto, se arriva puntuale alle adunanze, se svolge tutti i compiti che gli vengono assegnati..." Queste parole le ho incluse in una lettera che sto scrivendo per incoraggiare una bravissima pioniera ,l'ennesima che hanno distrutto dei vaccari. Un saluto affettuoso a tutti voi, Naive
RispondiEliminaCaro O.O,sono contento che ho letto questo post illuminante.....
RispondiEliminaa volte pensiamo di avere qualcosa che non va in noi,perché questi meccanismi vengono usati x ricattarci moralmente.....a volte mi sono sentito come Elia buono a nulla,ma Geova mi ha fatto conoscere voi del blog ed e stato capace di toccare le giuste corde del mio cuore...
grazie ,spero che chi di dovere apporti i cambiamenti al più presto perché i falsi pastori non facciano soffrire nessuno,ma ci sia vera libertà senza condizionamento mentale.....e il vero cristianesimo rifiorirà.....e neanche gli oppositori potranno oltraggiarci....vi voglio bene fratelli
il polemico
Spero il corpo direttivo faccia un passo indietro in molyi ambiti e non si sostituisca alla nostra coscienza e subito dopo parta una rivisitazione di tutte le nomine...viva la libertà cristiana e il cristianesimo fatto di cameratismo e condivisione!Gigi
RispondiEliminaScusatemi, ma, pur trovandomi in buona sintonia con il post qui di sopra, non sono affatto d'accordo con lo spirito generale che emerge dai commenti di cui sotto il post medesimo, si vede che però l'argomento mi appassiona se mi permetto di far notare che:
RispondiElimina1) la coscienza di uno vale uno (riecheggiando motti che vanno di moda ultimamente). Cioè la coscienza di un vaccaro, di una sorella anziana piuttosto che di un giovane neobattezzato, valgono uguale quando mostriamo considerazione per gli altri nel fare le nostre scelte. Il post denuncia quando i vaccari usano stumentalmente la coscienza propria o di qualche altro loro accolito pettegolo singolo per "azzoppare" la reputazione di qualcun altro. Esempi, perchè io capisco con esempi: un fratello e una sorella non sposati possono uscire in servizio insieme? Quanto di frequente? E due fidanzati e/o che si stanno frequentando per conoscersi? La coscienza dell'anziano carico di più privilegi vale tanto quanto quella dell'ultimo (in termini di tempo) proclamatore non battezzato. Chiaro quindi che occorre distinguere se si tratta di una persona sola (qualsiasi sia l'incarico che ha o non ha) oppure se sono più persone fino a identificare lo "spirito prevalente" o la "coscienza prevalente" di una certa congregazione in un dato momento storico.
2) Come ci si accorge di quel dato "spirito prevalente" di cui appena sopra? In un solo modo, coi casi precedenti, quindi con le situazioni già accadute che hanno dato/non hanno dato turbamenti della coscienza altrui. Quindi si tratta di una analisi ex post, non ex ante su quello che "potrebbe forse magari ipoteticamente e siccome mi stai antipatico"...
Scusate se sono stato antipatico io pure
rispettosamente
Daniele(nellafossadeileoni)
Fino a quando le nomine saranno interpretate come uno step spirituale raggiunto e non semplicemente come uno dei servizi che possono essere resi alla congregazione cristiana non ci sarà mai vera libertà quella per cui Gesù è morto per noi!!!Servo come SDM e oratore esterno e in tutti i miei discorsi cerco di evidenziare il modo corretto di considerare gli incarichi....mai e poi mai questi dovrebbero alterare e contaminare i rapporti fraterni!Non ci fosse lo spauracchio della rimozione e concludo le nostre coscienze potrebbero lavorare correttamente!
RispondiEliminaGrazie O.O., splendido post! Un punto cardine!
RispondiEliminaOttimo post
RispondiEliminagrazie
Bravissimo da 110 e lode!!! L'ho letto con molto interesse solo questa sera , ed è effettivamente uno dei più bei post scritti finora..., Il cristianesimo è un modo di vivere, se tutti imparassimo a viverlo, non esisterebbe chi inciampa , solo chi vuole trovare il pelo nell'uovo avrebbe motivo.... e molti i motivi se li creano....
RispondiElimina1 Tessalonicesi 4:11 dicesi di non intromettersi nelle faccende altrui.
RispondiEliminaMa una tazza di affari propri al mattino mai eh?
Siamo peggio di Tommaso la scopa ficcanaso
Cari fratelli,vi saluto tutti con affetto.
RispondiEliminain queste ultime settimane non ho avuto tempo di seguirvi regolarmente,ma mi siete mancati.Leggendo i vostri commenti spesso e come sentirsi davanti al camino in una fredda sera d'inverno ,manca solo il caffè.....mi edificate sempre
Grazie particolarmente alle care sorelle che con la loro sensibilità danno un tocco molto fine al blog.
una domanda:qualcuno di voi sarà a Cairo Montenotte dal 27-29 giugno?così,giusto per sapere di non essere solo....
a presto il polemico
Caro Polemico ricordati che non sei mai solo,anche se non li conosci
Eliminaattorno a te avrai sempre una moltitudine di proclamatori consapevoli.
Io ci saro' a Cairo montenotte,sono vestito di scuro,camicia bianca e farfallino rosso,cosi' mi riconosci.........dai scherzo,se vieni a Roma a luglio sicuramente mi vedrai,e mi vedrai per forza di cose bene.
Un abbraccio caro
Lo zio MalcomX
Buongiorno il polemico , finalmente hai riscritto, sai in questi giorni ti ho pensato e stamani se non avessi scritto tu, ti avrei nominato, non interagiamo tanto , ma i tuoi interventi sul blog sono interessanti da leggere, questa è la dimostrazione che le cose che diciamo e condividiamo sono giuste perché rispecchiano la verità... anche delle scritture.. bentornato quindi da parte mia e sono sicura che anche altri non vedessero l'ora di sentirti..... con affetto cristiano
Elimina007, io, a Casal Dè Pazzi, così si chiama la zona di Piazzale hegel, c'ero quando si sono fatte le fondamente, quando hanno iniziato le gettate, quando quando quando.....bei tempi
EliminaIo sarò al palottomatica dal 25-27 luglio
EliminaNon posso dire altro.......
Predicator
Predicator....ci vediamo al palalottomatica. Ti offro un caffè....magari al bar del fungo ( sai cosa intendo ) , per essere lontano da occhi indiscreti. Se qualcuno che ci conosce ti vedesse prendere un caffè con me......griderebbe...anatemaaaa....ahahaha. Scherzo !!! Mi riconoscerai, sarò quello senza distintivo....ehehehe...ti aspetto.
EliminaDai Fiducioso,per solidarieta' non mi mettero' il distintivo ufficiale ma quello del Blog con la scritta Proclamatore Consapevole,percio' occhio a tutti i distintivi,saranno piu'o meno solo diecimila circa........ :-))))))
EliminaMalcomX
Per Fmc delle 10,58:
EliminaAllora cara ci siamo sicuramente incrociati e conosciuti.......si si si.
MalcomX
Caro fiducioso non so se avrò il tempo di uscire per un caffè
Eliminadi solito me lo portano al reparto....
Forse è più prudente rimanere nell'anonimato
Tvb
Predicator
Predicator ti sei dimenticato di dirci in quale reparto ti possiamo venire a trovare.............. :-)))))))))))
EliminaMalcomX
Per Malcom X
EliminaFine anni 70 inizio anni 80 in po, ho anche le foto della pausa pranzo, c'erano il fratello Pxxa e W.Axxxxxo con la "r" françoise
Vuoi vedere che ci sei anche tu? Noi siamo stati anche all'innaugurazione , c'erano le tende con le canne di bambu' sul podio poi sostituite dalle bollicine alzapalpebre........................
Predicator....tranquillo.....era una battuta la mia. Ci mancherebbe....non ho proprio intenzione di mettere in difficoltà nessuno. E poi è sicuramente meglio per il momeno mantenere l'anonimato indipendentemente dall essere entrambi fratelli o no. Prima o poi chissà se avremo occasione. Comunque il solo fatto di sapere che collabori in un reparto cosi impegnativo e sei sul.blog......mi riempie di gioia. A livello statistico, mi piacerebbe che ogni lettore del blog dicesse che incarico ricopre.....sorelle o fratelli che siano. Senza togliere nulla a chi è proclamatore, ma giusto per avere la.consapevolezza che quello che si dice ....si scrive...si suggerisce....forse...forse.non cade nel.vuoto e magari grazie anche al blog, in qualche congregazione ci sono più pastori che vaccari e includo anche tutte quelle sorelle pioniere che fanno un ottimo lavoro stando a stretto contatto con i fratelli e le sorelle.in servizio tutti i giorni......fanno le.pastorelle giù dal.podio...
EliminaCiao amici , vi chiedo una cosa :
Eliminafra gli admin , i blogger , i lettori c' è qualcuno che
andrà al congresso a Forchia ?
Io sarò lì dal .....al ......
Di più non posso dire , capitemi ....sono comunque
un "ricercato" , vi do comunque un altro indizio :
non mi siedo sulle panchine in legno , andrò a sedermi
in una fila con le sedie nuove ( quelle blu' più comode )
potrei essere a nord / sud / ovest / est della "telecamera"
:-)))))
ciao Realista io vado lì e non dico quale settimana altrimenti ...... non saprei quanti autografi dovrei fare..... ci incontreremo??? Anch'io mi siederò sulle sedie nuove... Mi farò tingere i capelli da un lato rosso fuoco e dall'altro nero corvino , non ti potrai sbagliare.....
EliminaGrazie fiducioso
EliminaPurtroppo non posso dire altro :) perchè è un periodo che mi puntano
Cmq sono anziano e PR mi trasferisco ogni 3 anni circa in tutta italia,
Non incarno i classici stereotipi :) perciò sono facilmente riconoscibile.
non sopporto i burocrati vaccari bacchettoni Tdg cattolici (come li chiamo io)
e TdG mafiosi.
Cmq sappi che al palalottonatica ti sono vicino.
L'anno scorso mi hanno anche mandato sul podio
Quest'anno ho fatto il cattivo perciò sto in panchina :)))))))))
Scherzo ovviamente
Un abbraccio
Predicator
Ho letto l’articolo della W 15 Gennaio 2015 [ediz. per lo studio], l’ultimo art. di studio “esiste davvero l’amore eterno?” alla pag. 32, par.16 dove vien detto che alla Sulamita i suoi fratelli non le permisero di passeggiare con il pastorello, che questa è una buona lezione per i cristiani “single” che si stanno frequentando. Di evitare luoghi isolati. Anche se caste espressioni di affetto possono essere appropriate, di evitare situazione pericolose. –
RispondiEliminaPer me questo paragrafo è tutta una contraddizione. L’espressioni di affetto devono essere PUBBLICHE, visto che si dovrebbero evitare luoghi isolati? I fratelli della Sulamita non le permisero di passeggiare con il pastorello. Allora QUANDO queste “espressioni di affetto” dovrebbero essere scambiate? Anche se i fratelli le proibirono di frequentare il pastorello, la Sulamita, a quanto sembra, lo frequentò, anzi si scambiò con lui “di buon ora alle vigne” “espressioni di tenerezza” (Cantico dei C. 7:12). Ti darò le mie carezze CEI, 7:13 [vedesi anche versione Riveduta]. Inoltre si abbracciarono (C. dei C. 2:6).
Questo è quanto dice la Svegliatevi “g” 89 22/4 “Cosa fare per conoscersi bene?”. Pag.21, dice: “E’ appropriato tenersi per mano, baciarsi o abbracciarsi? E se sì, quando? Quando si tratta di sincere espressioni di tenerezza — non di passione egoistica — queste azioni si possono considerare pure agli occhi di Dio. Il Cantico dei Cantici, ispirato da Dio, indica che la Sulamita e il pastore che lei amava e che presto avrebbe sposato si erano scambiati alcune appropriate espressioni di tenerezza. (Il Cantico dei Cantici 1:2; 2:6; 8:5) Ma come fu per quella coppia casta, due giovani staranno molto attenti che le espressioni di affetto non divengano impure o conducano all’immoralità sessuale. (Galati 5:19, 21) Le espressioni di tenerezza dovrebbero esserci solo quando la relazione è arrivata al punto che entrambi vi siete impegnati e il matrimonio sembra imminente. Così facendo non perderai di vista uno degli scopi principali per cui vi frequentate: conoscere veramente bene l’altra persona”. vedesi anche: (yp2 I giovani chiedono vol.2 “Quand’è che ci si spinge troppo in la”. Cap.4 pag.43).
Che si possa commettere immoralità, questo è assolutamente da escludere! Che però due fidanzati debbano essere segregati (come questa rivista sembra voler farci capire), anche questo è da escludere!
Il problema è la paranoia.
EliminaNon serve il controllo umano come dei vigili, bisogna anche avere fiducia che se due persone si sono impegnate a rispettare determinati principi cristiani, allora non sarà il controllo ossessivo a fare la differenza. Bisogna avere fiducia in loro e basta, perché quello potrebbe essere controproducente. E soprattutto irrispettoso, del tipo "Se non vi guardiamo costantemente, voi fornicherete". Ma allora ci CREDI nei principi cristiani, o pensi di farli rispettare come uno stato di polizia?
E se, privi di controllo, effettivamente fornicassero? Vorrebbe dire che non hanno realmente acquisito la condotta morale cristiana ed il tuo controllo opprimente non avrebbe cambiato granché. Ottenere il rispetto di determinati principi, con la "forza", non è la strada giusta. Bisogna educare, senza invadere la condotta personale.
Mantenere la castità solo per paura dell'ostracismo, può condurre alla pazzia.
Non è il nostro compito far rispettare la morale cristiana come se fossimo gli addetti alla dogana, se qualcuno sbaglia è un errore suo e basta, se non vuole rispettare quei principi non lo farà e non sarà certo salutare costringerlo in alcun modo, se invece mostra di volerli apprendere, lo si aiuta e lo si educa in quella direzione. Punto.
Regole soltanto regole.........corriamo il rischio di scolare il moscerino e di ingoiare il cammello.
RispondiEliminaLa verità ,cari fratelli,sarebbe molto semplice se ci si attenesse di più ai principi e meno alle regole.
Geova il supremo sull'universo ci ha donato il libero arbitrio .
Suo figlio Gesù ci ha detto che il suo carico è leggero.
In un'altra occasione disse che la verita ci avrebbe reso liberi.
A me pare che tutte queste tre affermazioni venghino disattese........Il motivo REGOLE.
Solo i Farisei erano riusciti a far di meglio,ora non credo che noi intesi come organizzazione vogliamo superarli non vi pare?
Comunque siamo sullaa buona strada!
Un abbraccio
Cca(stanco)
Muble muble...questo post fa riflettere molto. Devo dire che c'è una luce cristallina quando si fa l'esempio di Gesù che "turbava" le coscienze farisaiche, o si riflette sulla presenza (o meglio sull'assenza) delle biografie di persone riprese/disassociate e poi riassociate (anche se me ne viene in mente qualcuna, per esempio per casi di droga o di immoralità sessuale, ma si tratta di riviste degli anni '90 del secolo scorso in maggioranza..ed è vero che comunque le altre biografie di "vite pseudoperfette" sono la maggioranza).
RispondiEliminaDicevo, dentro questo post ci sono delle prese di posizione e dei ragionamenti cristallini quanto a chiarezza e ragionevolezza. Però vedo anche qualche lato meno luminoso o più ombreggiato. Per esempio, quando si fa il ragionamento "te ti mangi il panettone, ti tieni il pizzetto quindi non sei esemplare, fai inciampare quindi non ti raccomandiamo come pioniere/servitore di ministero, o vivecersa hai la gonna al ginocchio e parli troppo di cose di cui non devi, (per le sorelle) etc." sono d'accorderrimo che sono piccolezze che far cornuto e assassinato Uria da parte del Re Davide.
Il problema però è più a monte secondo me. Cioè sia quel "vaccaro" per stare alla terminologia del post, sia quel fratello che si fa vedere alla fiera della Madonna Addolorata a comprare il Torrone nel giorno in cui è tradizione, hanno dei problemi: ovvero il vaccaro credere di leggere dietro a un comportamento esterno, quello che c'è nel cuore del fratello o della sorella, e fino a prova contraria noi non siamo capaci di leggere i cuori. Ma pure quel fratello/sorella che si lamenta e dice "mi voglio tenere il pizzetto ma non mi fanno fare il servitore di ministero" mi pare la stia prendendo un po' troppo umanamente, ovvero la nomina come la "promozione", ovvero "se hai un tatuaggio non ti assumono, ma siccome io sono un libero pensatore che pensa con la propria testa mi tatuo quanto mi pare, sono quei retrogradi della banca che non capiscono che si stanno privando di un bancario di genio, che è tatuato proprio per questo. Sì, ma l'abito fa il monaco e non vi pare che ci sia un bell'orgoglio sotto quel vaccaro che pretende di leggere i cuori e altrettanto in quello che è orgoglioso del proprio pizzetto?
Per portare una cravatta un po' diversa dalla solita (che si chiama plastron se non sbaglio) altrettanto elegante, anzi forse di più, e portarla non sempre ma talvolta, ho dovuto fare crociate abbastanza feroci, quindi sono d'accordo con lo spirito generale del post. Però penso anche che non dovremmo basarci troppo sui vaccari (che magari sono uno, due cinque per congregazione o giù di lì) ma sul numero generale di tutti i componenti della nostra congregazione, perchè fino a prova contraria, chi si da da fare per servire, lo fa per Dio e per la generalità di tutti i fratelli della sua congregazione, non per il vaccaro di turno, nè per i suoi accoliti pettegoli.
Daniele(nellafossadeileoni)
Capirai, una volta ho fatto tardi per lavoro direttamente dall aeroporto, ed ero vestito ad alta rappresentanza, tra lo scegliere di perdere l adunanza per andare a casa a cambiarmi oppure andare in adunanza ho preferito quest ultima! Considerate che avevo un abito alla coreana molto elegante ma non vistoso, uso spesso questo abbigliamento per il mio lavoro lo trovo pratico ed efficace ! Arrivato in sala dopo l adunanza, ci mancava poco che mi lapidassero !!! Spigando che avrei perso tempo passando da casa ! niente da fare il messaggio che ho dato è stato di sfida al consueto abbigliamento classico con giacca e cravatta ! Considerate che il Coreano non ha bisogno di Cravatta perché molto accollato e la camicia che si indossa non permette cravatta !!! Ho chiesto scusa, è molto diplomaticamente me ne sono uscito,fuori, tanto si sa se dici la verità non va bene se menti e ti auto accusi su una menzogna sei Molto Spirituale !!!
EliminaDi questo passo, insieme all'usciere metteranno anche il controllore, che quando entri in sala ti squadra dalla testa ai piedi per vedere se sei CONFORME alle norme di uomini create localmente!
EliminaDaranno in ''dotazione'' agli uscieri un metro per controllare la lunghezza delle gonne alle sorelle e della cravatta agli uomini che, per amore della conversazione, secondo qualche nominato deve ''arrivare al di sotto della cinta, anch'esse non di molto''
Elimina:-) :-) :-)
Si infatti Iared .... Ahahahah o Signore !!! perdonaci
Eliminasalmista92, da come lo dici sembra che sia successo davvero! O è solo una battuta?
EliminaQuella del metro era una battuta, quella della cravatta NO nel senso che era il parere di un singolo anziano che pero' non e' diventata regola perche' non piaceva alti altri a. Per fortuna.
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