Il costo della lealtà
La scrittura del 1981 diceva: “I tuoi leali ti benediranno. Discorreranno della gloria del tuo regno”. — Sal. 145:10, 11.
Essere leale vuol dire attenersi tenacemente al proprio Dio, ai propri princìpi e al proprio governante malgrado le pressioni o le tentazioni di allontanarsene. La lealtà è una qualità che dev’essere manifestata in ogni rapporto basato sulla fiducia. Dev’essere manifestata dai mariti e dalle mogli nella relazione coniugale, nonché dai figli e dai genitori. Rivelazione 15:4 menziona coloro che ‘temono Geova e glorificano il suo nome perché egli solo è leale’. Il re Davide riconosceva l’esemplare lealtà di Geova, poiché scrisse: “Con qualcuno leale agirai in lealtà”. — Sal. 18:25
Ma come possiamo mostrare lealtà? Anzitutto comportandoci rettamente, producendo nella nostra vita i nove frutti dello spirito di Dio, e questo nonostante le tentazioni che hanno dal di dentro e dal di fuori. (Gal. 5:22, 23) Secondo, per mostrare lealtà tutti questi devono imitare l’esempio di Davide dell’antichità, far conoscere le meravigliose qualità di Geova, il suo regno e le meravigliose opere che ha compiute a loro favore. Questo è quanto afferma un nostro vecchio articolo Torre di Guardia.
Come avere amici leali
“L’UNICO modo per avere un amico è essere un amico”, ma non un amico qualsiasi ma un amico vero, un amico leale. Questo è molte volte ciò che manca ad alcuni che servono nella congregazione come nominati.
Ma da dove cominciare? Un fattore importante per riuscire a stringere amicizie è la nostra stessa personalità. Per essere amabili dobbiamo mostrare benignità, difatti sono coloro che si mostrano benigni a trovare vere amicizie. Per esempio, se facciamo sapere ad altri che li apprezziamo, sarà più probabile che loro si interessino di noi. Inoltre chi è benigno ascolta gli altri. A chi domina la conversazione o parla troppo di sé sarà molto difficile trovare qualcuno che si interessi dei suoi sentimenti e delle sue aspirazioni. Per essere benigni dobbiamo anche badare a ciò che diciamo agli altri (Proverbi 12:18). Quando si ama veramente senza riserve allora a nostra volta saremo amati e potremo avere amici veri, amici leali, si perché un vero amico è soprattutto leale.
Il valore della lealtà
Proverbi 18:24 mostra di comprendere profondamente le relazioni umane, dal momento che dice: “Ci sono degli amici che conducono a rovina ma ce n’è anche di più affezionati di un fratello”. (Moraldi) Sì, chi desidera avere un “amico solo nella buona sorte”? Prendete invece l’esempio di Davide e Gionatan. Gionatan avrebbe potuto nutrire risentimento nei confronti di Davide, dato che Gionatan era l’erede al trono di Israele ma sapeva che in realtà Davide sarebbe divenuto re. Tuttavia Gionatan si mostrò leale, e non geloso, verso Davide, al punto di mettere a repentaglio la propria vita per salvare Davide. — I Samuele 18:1-3; 20:17, 31, 32; II Samuele 1:26.
Rut fu un’altra amica leale. Invece di lasciare la suocera Naomi, le restò accanto. Gli osservatori infatti definirono giustamente Rut “meglio di sette figli” per Naomi. — Rut 1:16, 17; 4:15.
Mostrate una lealtà come questa? Se, per esempio, se notiamo qualche difetto in chi ci sta vicino, lo rivelate ad altri senza darvi pensiero?
Ma che dire se qualcuno che vi è caro mostra una grave debolezza alla quale occorre prestare immediatamente attenzione? L’amico leale non si trattiene dal dire la verità temendo la reazione dell’altro. “Le ferite inflitte da chi ama sono fedeli”, dice la Bibbia. (Proverbi 27:6) Questo, ovviamente, non vuol dire che dobbiate essere aspri o mancare di tatto. In un’occasione i cristiani dell’antica Galazia dovettero essere corretti con franchezza. Ma notate con quanta abilità l’apostolo Paolo trattò la situazione e come infine chiese: “Or dunque, sono io divenuto vostro nemico perché vi dico la verità?” (Galati 4:16) Un vero amico vi amerà perché gli avete ‘detto la verità’, anche se sono consigli correttivi. — Proverbi 9:8. Questo rende un po’ l’idea di cosa significa essere leali.
Quanto costa essere leali?
Dispende spesso da come mettiamo in pratica questa qualità per calcolarne il costo. Possiamo pagare in sacrificio dovendo metterci il coraggio per dire cosa pensiamo di una determinata situazione o problema, oppure possiamo rimetterci qualche simbolico amico che non ci guarderà più in faccia come prima. Ma stiamo certi che in qualche maniera ci abbiamo sempre guadagnato perché la cosa principale è essere leali a Geova.
Molti nominati pur di salvarsi la faccia e fare bella figura con qualcuno più grande… dimenticano cosa significa essere leali. E’ facile nascondere cosa realmente pensiamo di un fratello per paura di perdere la sua amicizia o per paura di crearci un nemico, il difficile è proprio dire la cosa giusta per il suo bene e dirglielo in faccia, senza parlarne con altri o mandarglielo a dire. Un breve racconto realmente accaduto può aiutarci a capire il punto.
In una congregazione arrivò un sorvegliante viaggiante che non si comportò affatto bene per tutta la settimana, scoraggio diversi fratelli e si rifiutò perfino di andare a mangiare a casa di un caro fratello perché la strada non era buona e si sarebbe rovinata la sua macchina. Gli anziani all’insaputa di un terzo anziano che serviva come pioniere inviato dall’ufficio, a fine settimana prepararono una lettera da inviare alla Betel dove si diceva chiaramente come si era comportato il fratello. Tale anziano pioniere fu chiamato solo per firmare quella lettera che doveva poi essere inviata a insaputa del sorvegliante viaggiante. Che mancanza di lealtà!!! Il fratello pioniere si rifiutò di firmare e disse chiaramente che bisognava parlare con il fratello in questione. Gli anziani dissero e chi ci parla? E’ probabile che avevano timore di dire quello che pensavano, mancanza di coraggio e lealtà anche in questo caso. Comunque il pioniere disse che ci avrebbe parlato lui ma bisognava che venissero anche loro. Il lunedì successivo alla visita si recarono dal fratello, il pioniere si rese conto che si preoccupavano della sua reazione ma questo non lo fermò, parlò chiaramente con il sorvegliante viaggiante del suo comportamento per niente cristiano e dello scoraggiamento che aveva arrecato. La reazione fu come si aspettavano….Nessuno mai in tanti anni mi ha detto quello che mi state dicendo…. Il pioniere gli disse e ti sei chiesto perché? Forse non saresti arrivato a questo punto se ti avrebbero detto quello che pensavano come abbiamo fatto noi. Chi pensi che ti abbia aiutato realmente? Il fratello si calmò e inizio a capire accettò infine i consigli e chiese scusa. Quel fratello capì e migliorò grazie alla lealtà mostrata. Cosa sarebbe successo se nessuno gli avesse parlato? Possiamo solo immaginare i danni. Anche gli altri due anziani capirono e ringraziarono il pioniere, ecco i risultati di chi è leale.
Forse non sempre va a finire così a volte ci possono volere anni prima che qualcuno si renda conto che ha un vero amico, qualcuno leale. Difatti è proprio ciò che accadde ancora a un pioniere in assegnazione in uno dei posti più belli d’Italia. Una famiglia cui il padre era servitore fu consigliato diverse volte in relazione ai suoi figli che non si comportavano bene, lui e la moglie non credevano a quello che si diceva e avevano completa fiducia nei figli, ma si sbagliavano. Un giorno la moglie del pioniere vede questa ragazza uno dei due figli, amoreggiare con un ragazzo non testimone in piazza, immediatamente scese dalla macchina e avvicinandosi le disse quello che aveva visto, cercando di aiutarla a ragionare, ma incredibilmente disse che si sbagliava che aveva visto male. La sorella parlò con i genitori ma anche loro incredibilmente credettero alla figlia. Passò il tempo la coppia di pionieri dopo aver fatto un buon lavoro andarono via. La loro lealtà sembrò passare inosservata, ma non fu così. Dopo quasi 5 anni il pioniere ricevette una strana telefonata, era la sorella madre dei due ragazzi. Le sue parole toccanti commossero davvero il pioniere, non fece altro che ringraziare e scusarsi, e alla fine disse … siete stati gli unici realmente leali a Geova, Grazie ….
Conclusione
Vale sempre la pena essere leale non vi è ombra di dubbio, e chi è nominato si ricordi sempre che molti fratelli che aspirano con serietà andrebbero aiutati su dove migliorare e non si dovrebbero scoraggiare con parole lusinghiere o frasi fatte, ma si dovrebbe sempre e con tatto dir loro la verità, aiutandoli ad affrontare la realtà. Alcuni fratelli hanno toccato il cielo con le mani per poi cadere e farsi davvero male grazie alla mancanza di lealtà di alcuni nominati. E’ facile anche tra nominati parlare di qualcuno a sua volta nominato e nascondergli la loro vera opinione, ma che aiuto si darà a quel fratello? Se invece almeno uno avesse il coraggio come fece quel pioniere citato prima che disse … dobbiamo parlare con lui … allora si che siamo di aiuto. Non dovremmo, se veramente abbiamo amore come nominati, permettere che qualcuno maltratti un altro nominato alle sue spalle ma dovremmo sempre invitarlo a parlare con il fratello, e se non lo fa, allora saremo noi a parlargli dicendogli semplicemente che quel fratello ha qualcosa da dire… come fece a suo tempo un sorvegliante che prese due fratelli abituati a parlare alle spalle e mettendoli insieme disse loro… voi avete qualcosa da dirvi fatelo o lo farò io…
Allora, abbiamo calcolato il costo della lealtà? Penso che come nominati siamo convinti che essere leali è la cosa migliore agli occhi di Geova, armiamoci di coraggio, tralasciamo gelosia e contenzione esprimiamo con amore il nostro parere essendo certi che Geova il Leale saprà ricompensarci a suo tempo.
da un collaboratore eliasprofeta
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