1331-1384 Resistente cristiano |
John Wycliffe, o Wyclif , nacque in Inghilterra, ad Ipreswell, nel 1331 e morì a Lutterworth,il 31 dicembre 1384.
Frequentò l'Università di Oxford, dove si fece strada fino a divenire nel 1361, preside del Balliol College e alcuni anni dopo dottore in teologia. Tutte le sue ricerche, meditazioni, dibattiti e ragionamenti lo portarono a credere che solo la Bibbia era il fondamento della fede, la fonte di tutta la vera conoscenza delle cose spirituali. Ben presto Wycliffe capì che le Scritture dovevano essere predicate al popolo, che non doveva esserci nessuna differenza fra sacerdoti e laici e che il comune contadino doveva essere in grado di leggere la Bibbia da sé. A tal fine, con alcuni amici tradusse la Bibbia dal latino in inglese ed iniziò a istruire e addestrare dei predicatori itineranti, che furono chiamati Lollardi, affinché portassero la Parola di Dio in tutto il paese.
Tra gli scritti di Wycliffe, vi era un trattato dal titolo De veritate scripturae nel quale egli faceva una netta distinzione fra Scrittura e tradizione. Smascherando la tradizione per mezzo della Parola di Dio, Wycliffe mise in risalto che la transustanziazione non faceva parte delle dottrine della chiesa primitiva, e che persino Girolamo si era attenuto al concetto biblico.
Inoltre, nei suoi scritti , tra i quali ricordiamo, De Ecclesia, De officio Regis, De potestate papae, De Eucharistia, De apostasia. egli affermava che non c'era la necessità di un papa nella Chiesa, che non esiste un primato romano e nemmeno un potere dei cardinali per eleggere il papa. Infatti, egli sosteneva che nel testo di Matteo 16,18, la "pietra" non è riferita a Pietro ma a Cristo.
I seguaci di Wycliffe si spinsero anche oltre, condannando apertamente, i pellegrinaggi, le superstizioni, le indulgenze, le reliquie e l'uso delle immagini.
L'uso della Bibbia divenne un punto focale della persecuzione. Un decreto approvato nel 1229 al Concilio di Tolosa, aveva proibito ai laici di possedere copie delle Scritture in lingua volgare, e nel 1408 un sinodo tenuto a Canterbury sancì il divieto di tradurre qualsiasi parte della Bibbia e decretò che nessuno poteva leggere qualsiasi libro, opuscolo o trattato scritto al tempo di John Wycliffe o in seguito, in pubblico e in privato, pena la scomunica. Nel 1414 questo fu ulteriormente ribadito da una legge che rendeva reato la lettura delle Scritture in inglese. Chi l'avesse fatto, avrebbe rischiato di perdere la terra, il bestiame, beni e la vita.
Se Wyclyffe viene considerato il precursore della riforma in Inghilterra, Jan Hus viene considerato il precursore della riforma in Boemia, (l'attuale Repubblica Ceca). Nel prossimo articolo parleremo di questo Resistente Teocratico Cristiano.
Fonti
"John Wycliffe difensore della Bibbia" in w 1/12/1980 pp.24-27;
"I lollardi, coraggiosi predicatori della Bibbia" in w 15/01/1981 pp. 24-28;
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