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Pensiero dell'anno

Mamma!
Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

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29/10/15

Come sopravvivere nel tempo della fine: Il tempo della consapevolezza

39 Quando ti vedemmo malato o in prigione e venimmo da te?’ 40 E rispondendo il re dirà loro: ‘Veramente vi dico: In quanto l’avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me’.
(Matteo 25:39-40)

Cari Fratelli 

Parlando dei tempi passati, i fratelli un po' attempati come noi, si distinguevano davvero dal sistema di cose, ed erano davvero separati dal mondo, nel vero senso della parola. C’era chi aveva letteralmente buttato la televisione perchè prendeva “troppo tempo”, ( quando l’inizio delle trasmissioni nazionali era alle 17:00 ). C’era la tendenza a curarsi sempre con tecniche alternative rispetto alle cure convenzionali e spopolavano le medicine omeopatiche. Tutto quello che entrava in casa veniva vagliato e controllato, con accurata dovizia, per evitare qualsiasi tipo di contaminazione demonica.  Le congregazioni avevano al massimo 3 anziani, più qualche sparuto servitore di ministero rigorosamente pioniere, che era il galoppino per sostenere le comitive ed eventualmente uno studio di libro. I sorveglianti tuonavano dal podio, la fine dei tempi e l’ubbidienza allo schiavo. I pionieri facevano migliaia di ore l’anno e le medie dei territori arrivavano a frequenze così alte, che hanno avuto il lungimirante risultato di renderlo assolutamente sterile. Fratelli felici distribuivano centinaia di riviste al mese e più ne distribuivano e più il loro senso di appartenenza aumentava. Le differenze di ore, fra i pionieri e i proclamatori, erano molto evidenti. Questa differenza permetteva loro più che un semplice distinguo di incarico; alla fin fine i pionieri erano un pochino più unti dei proclamatori.

“Come un padre mostra misericordia ai suoi figli, Geova ha mostrato misericordia a quelli che lo temono. Poiché egli stesso conosce bene come siamo formati, ricordando che siamo polvere”. (Salmo 103:13, 14)

Ma questa sorta di involucro che i fratelli avevano costruito e dove si erano chiusi dentro, non aveva le caratteristiche indissolubili che essi stessi pensavano. Quella che ritenevano una solida corazza spirituale, si stava invece lentamente sgretolando. Adesso quel senso di appartenenza attraverso il sevizio, non solo si è pesantemente ridimensionato, ma sembra che stia cambiando, rivolgendo la sua attenzione verso un’altro tipo di interesse che molti, scimmiottando il sistema, chiamano “l’organigramma teocratico”. Cosi per quanto assurdo possa essere, i fratelli stessi, stanno lentamente creando alternativi mostruosi mangia tempo, fatti di incarichi, nomine, deleghe, riunioni, comitati, scuole teocratiche, attività teocratiche dirigenziali. In questo turbinio di mansioni, sono decuplicati in modo fittizio le esigenze. Il numero di anziani nelle congregazioni è triplicato e i fratelli di tutti i generi vengono invitati a soddisfare mirabolanti attività che sono al limite dell’inutile formalità e che vengono spacciati per indispensabili mansioni teocratiche.



44 Per semplice sentito dire mi saranno ubbidienti;
Stranieri stessi verranno a chinarsi servilmente davanti a me.
(Salmo 18:44)




Così ancora, anziani al limite dello sfinimento, acclamano raggianti il corpo direttivo per aver permesso anche a loro di essere pionieri, senza aver tanti rimorsi di coscienza. Rimorsi perché,  sino a poco tempo fa, per essere pionieri dovevano segnare sessanta ore, ma per farlo venivano , (come dire altrimenti), “allargate” con tanti espedienti ( visite al bar, sms di inizio...)  con il risultato di compilare ibridi rapporti di servizio, fatti da fratelli senza scrupoli, che avevano il solo interesse di mettere al primo posto la parte umana dell’organizzazione, anziché il servizio a Dio.  Si caro fratello ringrazialo pure, ma chiediti anche: non è che il senso di appartenenza che adesso declamo, lo confondo con il senso di protagonismo ? Molti facevano i pavoni ( e anche un po’ i papaveri ) e con ipnotiche ruote, condizionavano platee con l’ottima retorica dei migliori venditori di pentole. Sventolando proclami degli ultimi giorni di vita da una parte, spegnevano gli ultimi lucignoli fumanti di inermi fratelli esanimi, poi dall'altra attizzavano i feroci carboni ardenti di chi riteneva che la sua spiritualità malata valeva più di ogni altra cosa. Così questi venditori di pentole ebbero si, molti ottimi risultati, ma poi furono vanificati quando qualcuno gli chiese di rendere conto, sul come mai a queste pentole mancassero i coperchi. Questo purtroppo dopo che molte congregazioni furono completamente rase al suolo.


3 Chi sorveglia la sua bocca custodisce la sua anima. Chi spalanca le sue labbra, avrà rovina.
(Proverbi 13:3)




Ecco che risulta urgente fare un esame di coscienza serio e concreto in particolar modo a noi tutti lettori del blog, che ambiamo a diventare di nuovo protagonisti, con la consapevolezza di una fede in Dio genuina senza compromessi. Ritornare alla preghiera, come elemento di congiunzione con Dio e aver il coraggio di rallentare questa folle corsa cristiana, che molti stanno facendo non sopra il carro di Geova ma bensì sopra un auto senza freni. 

Scendete, cari fratelli scendete, prima che incontriate  il muro del sistema.  

Predicate la consapevolezza a tutti, compresi gli Anziani e i nominati. Predicare la consapevolezza però non significa esternare dubbi o perplessità, ma significa dire le cose come stanno. Non abbiate mai paura di dire la verità, anche se sappiamo che questo potrebbe intaccare interessi in apparenza più grandi di noi. Pregate Geova che vi aiuti a trovare le parole giuste e vedrete che Geova Dio vi proteggerà sempre nei momenti di angustia e anche in quelli della dolorosa consapevolezza. Non facciamo compromessi nella fede e non prendiamo nulla per scontato anche se siamo Sorveglianti. Mettete al primo posto il regno e i suoi averi e fate attenzione a deificare simboli umani che stanno entrando nelle congregazioni con l'abominevole merchandising teocratico. 

Difendete la congregazione dal cancro dell’ipocrisia e delle idee filosofiche di questo mondo. Non lasciatevi solleticare le orecchie dalle revisioni profetiche come fa qualche spregiudicato e lasciate che esse si adempiano nei tempi che Geova ha stabilito. Studiate la parola di Dio e seguite l’esempio del Cristo, predicando il regno e la sua giustizia e date il giusto peso al rapporto di servizio. Allontanatevi senza alcun timore da chiunque predichi l'inattività e trattatelo da apostata, non rivolgendogli nemmeno un saluto. Leggete libri che stimolino la vostra fantasia, muovetevi, fate attività fisica e ogni tanto raccontate una barzelletta, l’ironia purifica il sangue. Non fate inutilmente i profeti, non aggiungete e non togliete nulla di quanto è stato scritto e non confondete le opinioni con le visioni dei tempi futuri. Geova Dio ha un proposito e si adempirà statene certi. Per quanto ci riguarda sia fatta la sua volontà sempre.

3 Ma se qualcuno ama Dio, è conosciuto da lui.

( I Cor 8:3 )