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17/05/17

Consultare le Scritture per prendere le decisioni.



Caro 007, credo sarebbe interessante se pubblicassi un post dove discutere dei paragrafi 8 e 9 dello studio torre di guardia della settimana scorsa.
La Torre di Guardia Marzo 2017 edizione per lo studio pagina 15 paragrafi 8-9 - (pubblicata dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova)

8 Gli esempi appena menzionati ci insegnano un’importante lezione: ognuno di noi deve prendere le proprie decisioni, che, per rivelarsi sagge, devono essere basate su una solida conoscenza delle Scritture. Galati 6:5 ci ricorda che “ciascuno porterà il proprio carico”. Quindi, non dovremmo delegare ad altri la nostra responsabilità di prendere decisioni. Al contrario, siamo noi che dobbiamo sforzarci di capire ciò che è giusto agli occhi di Dio e scegliere di conseguenza.

9 Come potremmo lasciare che altri decidano al posto nostro? Permettendo che la loro influenza ci porti a fare scelte sbagliate, e questo sarebbe pericoloso (Prov. 1:10, 15). Ad ogni modo, a prescindere da quanta pressione possano esercitare gli altri, ognuno di noi ha la responsabilità di lasciarsi guidare dalla propria coscienza addestrata secondo i princìpi biblici. Se permettessimo ad altri di decidere al posto nostro, questo significherebbe di fatto scegliere di “andare nella via con loro”. Si tratterebbe comunque di una scelta, ma dalle conseguenze potenzialmente disastrose.


Non so sono già stati discussi in qualche altro post ma quello che è stato scritto credo sia una cosa fuori dall'ordinario.. soprattutto la frase "ognuno di noi deve prendere le proprie decisioni, che, per rivelarsi sagge, devono essere basate su una solida conoscenza delle Scritture.".

Non si menzionano le pubblicazioni. Che significa?
Unito all'articolo di settimana scorsa e unito a quello che ha detto Jackson alla corte australiana (che i fratelli non seguirebbero le disposizioni se non le riconoscessero nelle scritture) mi fa pensare 2 cose: o un'imminente cambio di rotta sulle questioni non esplicitate nelle scritture (e di cui discutiamo quotidianamente) oppure un appiglio per scaricare la responsabilità sui singoli e dire in futuro "ma noi lo avevamo scritto che non dovevate seguirci se la coscienza addestrata con le scritture vi diceva altro, nonostante le pressioni a cui potreste essere stati sottoposti".

Oppure niente di tutto ciò e, nel contesto dell'articolo, se ne circoscrive l'azione solo a quello che dice un corpo di anziani e non all'organizzazione in generale? Che ne pensate? Ma perchè le riviste sono sempre molto (troppo) specifiche sui vestiti e i films ma non su cose di questa portata? Mi sembrano le leggi italiane: fatte apposta per girarle come serve al momento.. mah...
K.K.
____________________

7 commenti:

  1. Sono rimasto perplesso anch'io su questi due paragrafi:
    A differenza di K.K. ho dedotto semplicemente che si scrive bene e si razzola male.
    Scripta manent ...nelle intenzioni, nella pratica poi...

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  2. Quando li ho letti, ho pensato anch'io che il cd si sta rendendo sempre più conto di non essere in grado di dare direttive adeguate su tutto e perciò fa un passo indietro incoraggiando i fratelli ad avere fede nei "consigli ispirati" della bibbia (par.3) e prendere poi le proprie decisioni a seconda delle circostanze. Si può interpretare come una strategia x limitare la loro responsabilità, ma preferisco pensare sia un atto amorevole per far crescere i fratelli, riconosere loro una libertà che non dev'essere negata nemmeno da chi prende la direttiva. Ho pensato anch'io alle parole di jackson, sono vere ma poco reali.... non è facile sostenere in congregazione che non si riconosce una direttiva perché non scritturale senza avere ripercussioni negative da parte dei vaccari. Non c'è il rispetto della coscienza altrui, ma uniformità di comportamento a tutti i costi.

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  3. Prova a rispondere coi paragrafi di cui sopra agli anziani che vengono a casa tua a chiederti quali fossero le effettive necessità per stare con i tuoi figli disassociati poiché"ci hanno detto" alcuni che li hanno visti a casa tua...e sono turbati

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  4. Comunque nessuno si faccia illusioni. Per come la vedo io in questi paragrafi si solleva solo fumo negli occhi. Quando si dice che ognuno deve prendere decisioni con l'uso di una coscienza addestrata secondo le scritture, si sta automaticamente dicendo che, nel caso dei disassociati, se la scrittura sull'argomento "è chiara", la tua coscienza ti aiuterà ad essere risoluto nel non socializzare con essi. Non si dice che sia una questione di coscienza trattare o meno coi disassociati, ma che , in altre parole, se la tua coscienza funziona bene, non puoi che giungere all'inevitabile conclusione che l'ostracismo sia giusto, perchè cosi' "chiaramente" inteso nelle scritture e la tua coscienza allineata ad esse è stata veramente addestrata bene...che tristezza...

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  5. Conosco famiglie che si sono prese la responsabilità con Geova di fare come credono nonostante le direttive attuali sulla disassociazione e preferiscono un privilegio di meno ma una buona coscienza. Io li ammiro moltissimo. Ma non gli viene un dubbio al cd? Ricordo ciò che disse morris all'altra adunanza speciale, che come genitori hanno provato di persona quanto è difficile ubbidire. Riconoscere che si poteva essere meno rigidi richiede grande umiltà.Spero tanto che le cose cambieranno per tutti in piena armonia con lo spirito cristiano.

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  6. Sono Anonimo 18:42
    Ciao a tutti. Non mi sembrano affermazioni così rivoluzionarie. Applicate a un contesto di "persone del mondo", familiari o parenti o cattive compagnie nella congregazione ("fratelli deboli che non hanno la mente di Cristo...") non mi sembra molto diverso da quanto è stato scritto negli anni. Il ragionamento però in effetti è molto sottile, per come è scritto. A comprovare qualche dubbio c'è il fatto che nel nuovo libretto dei cantici sono scomparsi nei testi alcuni riferimenti all'unità... E se tanto mi da tanto non dovremmo più vedere nelle pubblicazioni richiami al "dovere" di essere uniti in pensieri, parole e azioni e al conformarsi senza discutere alle direttive dell'organizzazione. Anche se nelle circolari inviate agli anziani credo non cambierà nulla, chi non si conforma rischia come e quanto prima, figurarsi se l'organizzazione "guidata dallo spirito di Dio" può permettersi "divisioni" anche nel pensiero e nell'interpretazione di passi biblici. Verrebbe meno quel "tocco di unzione" che caratterizza l'azione del Corpo Direttivo. Meglio non cascarci...

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  7. Scusa anonimo quali sono i riferimenti all unità scomparsi nei cantici ?

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