Troppo spesso accade che nelle congregazioni quando arriva la domenica, il sabato per alcuni, i discorsi pubblici siano un po' creativi. Mi spiego meglio, che gli oratori vadano fuori tema aggiungendo opinioni personali facendole passare per cose che sono riportate sullo schema.
Ora per i fratelli e sorelle che sono seduti ad ascoltare questo modo di fare può passare quasi inosservato e normale, ma per chi quel discorso l’ha fatto, oppure ha lo schema sotto mano, le parole pronunciate dall’oratore sembrano stonare. E tutto questo spesso e colorato da esempi che rasentano l’assurdo, spesso introdotti con: “provate a pensare..” oppure “ immaginate di”…
Sarebbe bello che ogni proclamatore potesse capire quando l’oratore sta dicendo delle assurdità, ma per farlo ci dovrebbe essere una guida stabilita per tutte le sale del regno. Tipo che nella nostra guido “vita cristiana” ci fosse stabilito anche il discorso da pronunciare il fine settimana, con dei riferimenti scritturali e anche un richiamo a una piccola ricerca che ognuno può fare, così sarebbe finita l’era dei discorsi fatti in maniera “casalinga”
Che ne pensate?
AndreaB.