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Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

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07/02/15

Come sopravvivere nel tempo della fine – Il carico

Cari fratelli

Le domande che ci poniamo sono tante e in gran parte hanno a che fare con le scelte della nostra vita. Quali sono ? Il colore di un rossetto, oppure il semplice acquisto, di un cellulare, di un vestito, di una cravatta. Consideriamo però tutti noi siamo influenzati dall’educazione ricevuta e dall’ambiente in cui viviamo. I nostri gusti in fatto di abbigliamento o cibo e i comportamenti che adottiamo sono in parte determinati dalle persone attorno a noi e dalle nostre circostanze. Ci sono però cose molto più importanti di ciò che decidiamo di mangiare e di indossare. Per esempio, crescendo ci viene insegnato a considerare giuste e accettabili alcune cose e sbagliate e inaccettabili altre. Non di rado, però, quelli che ci vengono trasmessi sono criteri soggettivi, che variano da persona a persona. Anche la coscienza influisce sulle scelte che si fanno. La Bibbia riconosce che spesso “quelli delle nazioni che non hanno legge fanno per natura le cose della legge” (Rom. 2:14). 

Fra queste scelte importanti ci sono quelle: del battesimo, del matrimonio, del lavoro e della scuola, che sono più rare ma necessitano pero di una maggiore attenzione. Prendiamo ad esempio un tema caldo, l'istruzione universitaria. I riferimenti che abbiamo all'interno delle pubblicazioni teocratiche sul tema dell'istruzione universitaria se le prendiamo in considerazione nel complesso, lasciano poco spazio a dubbi. L'istruzione universitaria è una scelta che viene decisamente scoraggiata. Se uno del mondo obbietta a questo fatto, molti che non hanno le idee chiare, per rassicurarlo gli stampano la lista dei VIPJW facilmente disponibile nei forum allineati. Quando però è un giovane fratello che obbietta, allora le cose cambiano perché quella stessa lista diventa invece l'elenco di chi ha rimpianto il tempo passato a non fare il pioniere. Cerchiamo però di allargare la questione. 


Quali principi biblici sono implicati ? Dalle sacre scritture quali indicazioni abbiamo sull'istruzione secolare ? Diciamo che sicuramente la Bibbia non parla di istruzione secolare così come la intendiamo oggi. Avverte i cristiani di non addentrarsi nelle filosofie umane e di non dedicare tempo a questioni stolte e inutili. Dà energici consigli contro il condividere la mentalità di quelli che non credono in Dio e nella sua Parola ma non parla mai di come un fedele servitore di Geova debba essere istruito (1Tm 6:20, 21; 1Co 2:13; 3:18-20; Col 2:8; Tit 3:9; 1:14; 2Tm 2:16; Ro 16:17) Ad esempio un aspetto importante da ammettere è che nonostante le accuse di considerare gli apostoli uomini illetterati e comuni, Gesù non ha mai condannato le scuole rabbiniche. Gesù condannava l'ipocrisia degli Scribi e Farisei ma non considerava l'istruzione che avevano ricevuto come fosse il motivo dell'apostasia. Nessuno degli apostoli ha associato l'istruzione delle scuole come se queste fossero il problema spirituale dei primi cristiani. Perchè farlo oggi ?

Ora però la questione chiave che ogni sincero fratello deve porsi tutte le volte che si presenta una scelta importante come questa è: questa situazione potrebbe mettere a repentaglio la mia relazione con Geova ? Questo purtroppo nessuno potrà mai dirlo se non l'interessato che è implicato in questa difficile scelta. L'onestà delle nostre considerazioni deve essere in grado di considerare gli aspetti come se fossero acque profonde. Se siamo cristiani consapevoli non lo siamo per fare la nostra volontà ma quella del nostro creatore Geova Dio. Così devo chiedermi: quale volontà sto perseguendo ? Dobbiamo sicuramente considerare anche l'evenienza di rinunciare all'istruzione universitaria, per non fare inciampare il nostro fratello, ma dopo di questo, in tutti gli altri casi, ognuno porti il suo carico.