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Pensiero dell'anno

Mamma!
Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

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19/01/18

Abbiamo bisogno di imitare la loro fede . Benvenuto ad En-Ghedi caro Nabot.


Inviato dal fratello Nabot

ABBIAMO BISOGNO DI IMITARE LA LORO FEDE (EBREI CAP.11)


Nonostante le ingiustizie ed in qualità di cristiani,abbiamo bisogno di perseveranza. Questo sistema di cose, propina ingiustizie, prove  e difficoltà.

ESEMPI:

I nostri giovani a scuola

I compagni di fede nei posti di lavoro

Familiari e parenti contrari alla nostro credo

L'indifferenza del territorio ove predichiamo

Gravi ed asfissianti problemi di salute

Perdita del lavoro

Quanta fede e perseveranza è necessaria
per affrontare simili difficoltà.

Come cristiani siamo a conoscenza del perché abbiamo queste problematiche (1 Giov.5:19) Paradossalmente, però, il disagio maggiore lo viviamo dentro alla congregazione. La cause principali di queste difficoltà sono dovute al comportamento degli anziani e dei CO.

La loro sterile condotta, non imita affatto quella del nostro Sommo Insegnante(Matt. 11:28-30). Questi foschi personaggi, ammalati di protagonismo e delle luci della ribalta, stabiliscono aridi precetti coercitivi...utilizzando come armi improprie, un linguaggio che mortifica ed avvilisce la parte sana della congregazione. Quando alcuni membri di essa, hanno manifestato con  legittime rimostranze ai Co di turno determinati atteggiamenti, le cose non sono migliorate, anzi, gli si sono ritorte contro...In una sorta di moderno remake della vicenda di Nabot, accusato falsamente da Acab ed Izeebel, qualcuno ha pagato duramente un certo grado di popolarità e spiritualità.
Quello che indigna è questo facile crucifige con le sue dispersive accuse. A parte il pulpito da dove viene la predica...sarebbe meglio non scagliare pietre...Cari fratelli, sicuramente anche voi avrete subito angherie dal di dentro...Rimaniamo senza fiato di fronte al comportamento dei moderni Acab ed Izeebel. Tuttavia, tramite la Sua parola, abbiamo l'assicurazione che nulla sfugge al nostro Sommo Dio Geova. Siamo vittime di ingiustizie? Imitiamo la fede dei nostri cari fratelli continuando a sostenerci l'un l'altro. Dimostriamoci noi, veri pastori e uomini davvero spirituali, indipendentemente dall'etichetta...consapevoli che, prima o poi, il vero amore sarà sicuramente ripristinato. Che Geova ci benedica

Vostro Fratello

Nabot
____________________

14 commenti:

  1. Benvenuto Nabot

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Grande Victor!
      Penso di aver passato tutte e tre le fasi negli ultimi 20 anni. Non sono uscita per un pelo ma mi sono sentita in gabbia per anni. Allora ho cominciato a studiare davvero, a rivedere da zero molti insegnamenti e a farli miei o rifiutarli dopo attento riesame. Ho preferito tralasciare la parte profetica ma in compenso credo di aver acquistato una discreta percezione dell'amore cristiano... Ovviamente non mi considero arrivata da nessuna parte visto che e' un processo continuo...
      Se pensassimo di vincere contro i mulini a vento saremmo perduti. Quella e' una guerra che spetta a Dio. Dobbiamo lottare per salvare quante piu' pecore dal disastro imminente. Restiamo perche' non vogliamo pensare solo a noi stessi, restiamo perche' la congregazione ha bisogno di consapevoli.
      Molti nominati avrebbero vita decisamente piu' facile dimettendosi ma resistono perche' non vogliono lasciare le pecore nelle mani dei vaccari.
      Voglio ringraziarvi per la vostra perseveranza, finche' potete, non mollate!

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    2. virtuinmezzo24/06/15, 18:43

      Fespea mi hai commosso per la parte finale del tuo commento. Ho seriamente pensato più di una volta negli ultimi anni di dimettermi ma poi incoraggiato anche da mia moglie (Santa donna) ho desistito. Ero trasparente e genuino ma colleghi arrivisti e senza scrupoli mi hanno mangiato. Adesso sono costretto a sprecare parte delle mie energie per difendermi. Una consolazione é che in questa assegnazione sono in un corpo fantastico che forse non ritroverò più. Siamo amici senza rivalità e ci consigliamo l'un l'altro se c'é un motivo valido.
      Forza consapevoli tenete duro.

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    3. Riflex, dobbiamo essere vigilanti e si, non piegarci alle ingiustizie ma i tempi li dettera' il nostro Creatore. Agire senza un evidente segnale da parte sua gia' in passato si e' rivelato disastroso.
      Gia' ritrovarci tra i 600 in Israele che non piegarono il ginocchio a Baal ha i suoi rischi ma lo facciamo, aspettando che Geova intervenga.

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    4. virtuinmezzo siamo davvero contenti che tu abbia desistito non sai quanto sono preziosi i nominati consapevoli come te. Grazie per il tuo incoraggiamento

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    5. Virtuinmezzo, davvero voi che perseverate nei vostri incarichi siete una manna. Pero' attenzione a non andare oltre le vostre possibilita'. Di fratelli vittime del burn out ne ho conosciuti... :(
      Spesso sono i migliori, quelli che si spendono e non riescono a dire di no, a costo di rimetterci in salute.
      Ricordate che possiamo far molto in qualsiasi posizione serviamo.

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  3. Per la gioia dei nuovi rimetto in homepage post di alcuni anni fa e lo farò regolarmente nelle prossime settimane. Questo è il primo post inviato da Nabot nel 2015.

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  4. rispondo ai commenti di Fspea ecc. il problema è che via via la cosa si fa sempre più dura, le circolari sono come il cappio dell'impiccato, più cerchi di liberarti e più si stringe, cerco di resistere dentro per vedere di smuovere qualche fratello già un pò "consapevole" ma quando cerco di approfondire certi argomenti non ne vogliono sentir parlare, quindi siamo come tanti cembali risuonanti emettiamo solo un rimbombo che alle loro orecchia non produce nessun effetto.
    E questo con coloro che si sono accorti di tante cose che non vanno, figurarsi quelli che vedono tutto rose e fiori.
    Aiutare a volte vuol dire cadere vittime di fratelli troppo zelanti che ti vedono un apostata con conseguenti visite degli anziani, io sono a tre+ CO
    Cara Fespea come si fa a dare le perle ai porci?
    Io non ho più voglia, anche se vai cauto come serpenti , quando i signori anziani hanno capito da che parte stai , non hai più vita.
    Ciao.

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  5. Paradossalmente è un problema ..... di pessima organizzione da parte della "parte visibile dell'organizzione di Dio sulla terra", che nonostante "la luce rifulge sempre più" non ha ancora capito come organizzarsi.
    Forse avremmo da imparare qualcosa dalle chiese evangeliche, quelle che fanno parte di "Babilonia la Grande", "false religioni che non hanno capito nulla della Bibbia e non hanno la verità...".
    La loro .... "organizzazione" (che spesso molti fedeli non sanno nemmeno se esiste, tanto è poco invasiva nella loro vita e lascia molte cose alla coscienza...) spesso prevede anziani e pastori come figure separate e non necessariamente coincidenti. Non tutti i pastori sono anziani... Gli anziani curano aspetti organizzativi, i pastori fanno... i pastori. Da noi si pretende di far coincidere le due figure. Scritturalmente sarebbe anche corretto farle coincidere, ma non sarebbe nemmeno antiscritturale separarle, se la coincidenza "forzata" delle due figure porta ai risultati di cui si parla in questo post. La realtà è che spesso gli anziani sono distratti da questioni organizzative varie e non hanno tempo (e alla fine nemmeno voglia...) di dedicarsi all'opera pastorale "vera". Così non impareranno mai ad essere "pastori" nel vero senso della parola. Tanto il Corpo Direttivo, che come biglietto da visita indicante la benedizione di Dio punta all'efficienza organizzativa (e rende l'organizzione ormai un oggetto di venerazione), si accontenta così: non li vuole necessariamente Pastori, l'importante é che siano efficienti e tengano alto il nome .... dell'organizzazione! Più sei efficiente, più fai carriera, se hai problemi di salute o di età avanzata che non ti consentono di essere efficiente come un tempo non puoi servire più come anziano... Non importa se la tua fede, l'amore per i fratelli, l'umiltà e l'esperienza ti consentirebbero di essere ancora un buon pastore per incoraggiare altri e dare buoni consigli amorevoli.
    Al contrario, Gesù disse che i suoi seguaci si sarebbero riconosciuti dai frutti e dall'amore che avrebbero mostrato tra loro. Disse anche a Pietro (che aveva le famose chiavi ed era destinato a diventare una colonna della congregazione cristiana...) cosa si aspettava in primo luogo da lui, e glielo disse per ben tre volte. "Se mi ami e hai affetto per me, pasci le mie pecorelle". Valeva per lui come per tutti gli altri apostoli e per tutti gli anziani che avrebbero nominato.
    Meditate, fratelli, meditate....

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    1. La figlia di Iefte25/01/18, 09:57

      Il commento di Zaccheo mi ha fatto venire in mente che come nel caso della superpetroliera, fu proprio chi ci dispensa il cibo spirituale a paragonare le organizzazioni mondane ad una superpetroliera, nell'ultimo studio w si è di nuovo autoincolpato, infatti condannando il fare carriera nel mondo, si è dimenticato di dire che anche il perseguire la carriera teocratica è altrettanto sbagliato...
      Infatti entrambe fanno leva su desideri egoistici di potere e prestigio, e "il forte spirito di competizione che spinge le persone a voler superare gli altri e la gelosia" menzionati al paragrafo 12 sono purtroppo evidenti in moltissime congregazioni.
      Questo però è il risultato prodotto da spinte e motivazioni sbagliate, messaggi che partono dai piani alti e vengono poi enfatizzati dai sorveglianti o nelle nostre pubblicazioni, purtroppo recepiti da "fratelli" ambiziosi e arrivisti!
      Ma come ci ha insegnato l'esperienza dell'apostolo Paolo, che di carriera ne aveva fatta abbastanza, visto che era avvocato e inoltre aveva salito parecchio la scala nel giudaismo, lui ci ha dimostrato che alla fine quello che da vera felicità nella vita è fare del bene agli altri, come siamo incoraggiati a fare in Atti 20:35( predicando e aiutando in modo pratico) il resto è "un correre dietro al vento" Eccl.4:4.
      Questa felicità è preclusa ai carrieristi, ma non a tutti noi fratelli e sorelle consapevoli che vogliamo imitare l'esempio di Gesù non inseguendo nessun tipo di carriera ma con l'unico obiettivo di adorare e servire l'unico vero Dio Geova con gioia e amore verso di Lui e il prossimo!!!
      Amen



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    2. @Zaccheo e Figlia di Jefte concordo pienamente con voi.
      È sempre stata una mia intima ma inconfessabile(se non a pochi)convinzione che Anziani e Pastori sono due attidutini
      dello spirito che solo pochissimi possiedono,e questo sono
      i "viaggianti"i primi a saperlo,ma per i motivi che ha ben spiegato la figlia di Jefte,la WT ed i desideri ingannatori
      di carriera e di preminenza di tanti "Sfigati aspiranti alla poltrona"che hanno forzatamente usato la leggittimità
      scritturale per svolgere in maniera raffazzonata e deleteria questo nobile incarico.
      Io personalmente scinderei le due cose come dice Zaccheo
      Istituendo la figura del vero "Pastore Eccellente" di cui
      Parlò Gesù in GV cap 10 tanto per intenderci.
      Questi dovrebbe essere scelto tra fratelli amorevoli,avvicinabili,spirituali,longanimi che sappiano sinceramente trattare il gregge con tenerezza,e non deve
      necessariamente essere un oratore quindi un insegnante
      Ma un pastore responsabile e sensibile dei bisogni dei fratelli,ma tutto questo per come vedo amministrare le cose
      oggi sembra pura utopia.

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    3. Io in 45 anni di pastori, di quelli che puoi raccontargli i tuoi problemi e che ti ascoltano senza dirti che sei un apostata se vai oltre certe idee,ne ho incontrati solo due, sarò io che sono esigente?
      Di rupi per parare dal temporale solo quei due.
      Spero gli altri fratelli siano stati più "fortunati" di me.
      Ricordo una volta , una visita di "incoraggiamento" fra poco mi disassociano, per aver espresso una condizione creatasi in sala e che visto mi avevano chiesto cosa non andasse lo avevo apertamente detto, guai l'avessi mai fatto.
      Che Geova venga presto .

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  6. Tutto accade perché le nomine sono clientelari e non in base ai requisiti.

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