Nota informativa

Informativa sulla privacy : Questo blog utilizza i cookies per migliorare servizi ed esperienza dei lettori. Se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso. Per negare il consenso e maggiori informazioni sull'uso dei cookies di terze parti consulta questa pagina : https://proclamatoreconsapevole.blogspot.it/2015/05/politica-dei-cookie-di-questo-sito-in.html

«Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»






HOME PAGE

Pensiero dell'anno

Mamma!
Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

Translate

24/01/15

Come sopravvivere nel tempo della fine - Non darmi ne ricchezza ne povertà

LA RICCHEZZA può danneggiare i ricchi, come la povertà può nuocere ai poveri. Un antico proverbio ispirato, verace oggi come quando fu scritto, esprime appropriatamente questo fatto: “Le cose di valore del ricco sono la sua città forte. La rovina dei miseri è la loro povertà”. — Prov. 10:15.
Ma se le cose di valore del ricco sono una città forte, come possono danneggiarlo? È innegabile che i ricchi tengono a considerare la ricchezza una protezione, come il muro di cinta di una città. Ed è comprensibile, poiché per loro la ricchezza significa in genere cibo buono, case belle e altri vantaggi materiali. Il denaro ha innegabilmente un certo valore, come dice pure la Bibbia: “Il denaro è per una protezione”. — Eccl. 7:12.

IN CHE MODO LA RICCHEZZA PUÒ CONDURRE ALLA ROVINA

Quale effetto può avere la ricchezza sulla propria relazione con Dio ? Questi sedicenti fratelli magari tendono a relegarlo al secondo posto nella loro vita. Tale atteggiamento conduce però solo ed esclusivamente alla rovina, come mostrò pure Gesù Cristo nella sua illustrazione del ricco che si preoccupava troppo di soddisfare i propri desideri. — Luca 12:16-21; Prov. 11:28.

Un ricco avvicinò Gesù e gli chiese che cosa doveva fare “per ottenere la vita eterna”. Quest’uomo ubbidiva già alle fondamentali leggi di Dio quindi poteva benissimo essere un suo fedele servitore. Quando Gesù gli spiegò che per piacere a Dio e ottenere la vita eterna doveva smettere di fare dei beni materiali il suo interesse principale, invece di diventare discepolo di Gesù e imitare il suo esempio, il ricco se ne andò rattristato. Perché? — Matt. 19:16-22. Il problema viene identificato in un’illustrazione che Gesù fece su quelli che odono “la parola del regno”. Gesù spiegò: “L’ansietà di questo sistema di cose e il potere ingannatore della ricchezza soffocano la parola”. (Matt. 13:22) L’abbondanza materiale produce spesso tale effetto. I ricchi sono in genere così preoccupati dei loro propri interessi materiali da non dare alla “parola del regno” l’attenzione che merita. Può dirsi questo di voi ? Chiediamoci: Per che cosa veniamo riconosciuti all'interno della congregazione ? Per le attività materialistiche o quelle spirituali ?

Tutti i leali servitori di Geova sono esortati a mantenere uno spirito rigoroso e in particolar modo chi ambisce ad incarichi nella congregazione perché questo è fra i requisiti richiesti dall'apostolo Paolo.

II Timoteo 3:1
3 Questa dichiarazione è fedele. Se un uomo aspira all’incarico di sorvegliante, desidera un’opera eccellente. 2 Il sorvegliante deve perciò essere Non amante del denaro ... non avido di guadagno disonesto.



Giacché gli avidi sono classificati nelle Scritture insieme ai fornicatori, agli idolatri e agli ubriaconi, chi è materialista non sarebbe certamente qualificato per assumere responsabilità nella congregazione. (1 Cor. 5:11; 1 Tim. 6:9, 10; Ebr. 13:5) Coloro che sono qualificati rifuggono da ogni “guadagno disonesto”. (1 Tim. 3:3, 8; Tito 1:7; 1 Piet. 5:2) Il termine “disonesto” si applica non solo a pratiche come truffa, frode o ai cosiddetti metodi poco scrupolosi tipici di un mondo corrotto. La parola greca così resa ha il significato fondamentale di “disonorevole” e si può anche tradurre “vergognoso” (Versione a cura di mons. S. Garofalo), “abietto” (An American Standard Version), “sordido” (New American Standard Bible). Similmente, benché la parola greca per “guadagno” si riferisca a guadagni o “profitti” pecuniari o materiali, come nelle trattative commerciali (Giac. 4:13), non si limita affatto a ciò. Si riferisce a qualsiasi specie di profitto, guadagno o vantaggio. (Si paragoni Filippesi 1:21; 3:4-8) Se dunque un uomo si servisse di un incarico di responsabilità nella congregazione di Dio per ottenere personali benefici materiali a discapito d’altri o per approfittare d’altri mediante potere, prestigio o preminenza, anche questo sarebbe ‘vergognoso guadagno’. Non agirebbe onestamente verso il celeste Proprietario del gregge che gli affidò il compito di prestare servizio in modo non egoistico e umile. — Si paragonino 1 Piet. 5:2, 3; Atti 20:33-35; Luca 16:14.

Se realmente volete piacere a Dio tutti i proclamatori consapevoli che si sono lasciati coinvolgere in attività economiche disonorevoli, ora è il tempo di cambiare. Non permettete che gli interessi sociali e commerciali vi intralcino fino al punto di soffocare la vostra spiritualità e contristare lo spirito santo nelle congregazione coinvolgendo in modo indebito gli stessi componenti della congregazione. Non fate regali e non accettate favori indebiti con scopi maliziosi per intercedere nomine o incarichi. Fatelo ora prima che lo spirito santo si allontani e abbandoni la vostra congregazione lasciandovi in balia del sistema di Satana. E' facile comprendere che è qui che sono in gioco le vite umane. Accertiamoci pure che i nostri amici amino la verità. I cosiddetti “amici” che mentono e ingannano altri faranno altrettanto a noi se sembrerà loro che ne valga la pena, non lasciamoci quindi coinvolgere nelle loro impure azioni. Leggiamo le parole del re Davide scritte in Salmo 101:5-7 e fa tue le sue norme circa l’amicizia. Ricordiamo ancora che “il labbro di verità sarà fermamente stabilito per sempre, ma la lingua di falsità sarà solo per un momento”. — Prov. 12:19

LA POVERTÀ NON SIA LA VOSTRA ROVINA

D’altronde, anche i poveri devono stare in guardia, poiché la povertà può similmente contribuire alla loro rovina. Professeranno di credere in Dio e di praticare la vera religione, ma la povertà può demoralizzarli e alterare il loro modo di pensare. Molto tempo fa un saggio riconobbe che questo poteva accadere, per cui pregò: ‘Possa io non essere ridotto in povertà e in effetti non rubare e non inveire contro il nome del mio Dio’. — Prov. 30:9.
Chi si trova in estremo bisogno può esser tentato di rubare. Oggi in tanti casi il povero si vede circondato da molti che vivono nell'abbondanza e potrebbe indignarsi per le ingiustizie. Tuttavia tali circostanze non giustificano il furto, né secondo le leggi di Dio né secondo quelle dell’uomo. Chi in effetti cede alla tentazione e si abbassa a rubare o a commettere simili disonestà quali conseguenze subirà?

Noi capiamo che questo sistema può rendere estremamente difficile affrontare la vita quotidiana. La recente crisi economica potrebbe aver acuito i problemi economici facendo diventare complicato anche il semplice sbancare il lunario. Abbiamo mantenuto uno spirito equilibrato nel gestire le nostre finanze ? Quali responsabilità abbiamo se ora ci troviamo in uno stato di indigenza tale da non permetterci di avere una serena vita quotidiana ? Abbiamo forse ecceduto nell'esercizio della fede aspettandoci da Geova rendite che non può darci ? C'è bisogno di molta energia per affrontare questo sistema per non essere travolti da queste onde di instabilità sociale ed economica. Confidare nella preghiera è un modo per focalizzare i problemi ed è un potente mezzo che Geova ci ha dato per affrontarli meglio. Ne facciamo uso ? Mantenere un punto di vista equilibrato del denaro può essere arduo ma non impossibile. Perchè ? Perchè è Geova che lo richiede. 

Proverbi 30:8
8 Allontana da me la falsità e la parola menzognera. Non darmi né povertà né ricchezze. Fammi divorare il cibo prescrittomi, 9 affinché io non mi sazi e realmente non [ti] rinneghi e dica: “Chi è Geova?” e affinché non sia ridotto in povertà e realmente non rubi e non inveisca contro il nome del mio Dio.

.