Internet è un mezzo di comunicazione ( Mass Media ). Per gli addetti ai lavori è un complesso esercizio di informatica applicata alle reti. TCP/IP Gateway, Proxy, Socket, Livelli ISO/OSI, sono solo alcuni dei termini che usano i tecnici che lavorano nell'ambiente. Qualche tempo fa i fratelli non avevano compreso bene cosa fosse ( probabilmente perchè l'avevano chiesto ad un informatico ) e spesso confondevano il contenuto con il contenente, così come molti adesso confondono il contenuto della bibbia con il formato ( non è che la bibbia scritta in rotoli sia più spirituale di un epub ). Ora, capite le enormi potenzialità di questo "strumento" è stato abbracciato a piene mani sfruttandone tutte le potenzialità. Come abbiamo potuto notare, noi partecipanti al blog, internet non è solo un mezzo di divulgazione, ma qualcosa di più coinvolgente. Attraverso l'anonimato, molti hanno avuto quel po' di coraggio nel dire cose che altrimenti sarebbero state molto complicate da condividere, senza rischiare ripercussioni negative.
Ci sono però alcuni che hanno inondato il web con nuovi intendimenti, oppure con paginate di apologia biblica, difendendo questo o quel argomento dagli attacchi apostati. Tralasciando il fatto che sembrano sovrapporsi al canale principale di divulgazione delle verità scritturali, ricordano nondimeno chi a suo tempo cercò senza successo di raddrizzare l'arca del patto. Alcune volte ho tentato di leggere i contenuti ma spesso mi sono arreso perché sembravano più il risultato di una inutile patologia grafomane. Quando navigate in Internet, non fate come Eva. Abbiate senso critico, e non fidatevi subito di ciò che leggete. Prima chiedetevi: (1) Chi ha messo in rete questo materiale? Quali sono le sue credenziali? (2) Perché sono state pubblicate queste informazioni? Cosa ha spinto l’autore a farlo? È mosso da qualche pregiudizio? (3) Dove ha reperito quelle informazioni l’autore? Indica delle fonti che possano essere verificate? (4) Le informazioni sono aggiornate? Nel I secolo l’apostolo Paolo diede a Timoteo un consiglio che è altrettanto valido oggi. Paolo scrisse: “Custodisci il deposito che ti è affidato, evitando le parole vuote che violano ciò che è santo e le contraddizioni della falsamente chiamata ‘conoscenza’”. — 1 Tim. 6:20.
Ora personalmente sono anche convinto che contrariamente a quello che si pensa, il confronto continuo di idee, al di fuori di ogni controllo, non migliori le idee. Analizzate questa considerazione di Salomone “Nell’abbondanza della sapienza c’è abbondanza di vessazione, così che chi accresce la conoscenza accresce il dolore”. (Ec 1:18 ) Il rischio concreto che vedo è più quello di aumentare la stupidità di tutti, che non di migliorare le qualità spirituali delle persone. Mai, come in questo specifico caso l'uso di Internet deve essere fatto da cristiani consapevoli.
Ad esempio: la qualità del blog a cui partecipiamo, dipende dalla qualità dei commenti che facciamo. Questo non vuol dire che dobbiamo impegnarci in complesse considerazioni esegetiche. Basta che il nostro contributo, con le parole scritte, sia sincero e dimostri il nostro interesse per la congregazione senza compromessi. La verità, come molti hanno scoperto, potrebbe essere difficile da comprendere ma è facile da dire, tanto che i bambini, sono quelli che riescono meglio di tutti !
“Ti lodo pubblicamente, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai attentamente nascosto queste cose ai saggi e agli intellettuali, e le hai rivelate ai bambini”. (Luca 10:21)
Quale cosa è nascosta ai saggi e rivelata ai bambini se non la verità ?