DAI PROCLAMATORI DEL REGNO
Salve a tutti sono nuovo. Sono un fratello da molti decenni (non
dico di più, ovviamente) e vorrei commentare le proposte di riforma. Premetto
che dialogare e proporre non è mai distruttivo ma sempre costruttivo. Quindi
ben vengano le proposte, anche le più bislacche o improponibili.
Circa la riforma del corpo direttivo la trovo improbabile e improponibile. Che
accettiamo il sistema democratico (che non è la soluzione, visto per come viene
applicato dai sistemi politici) è impossibile, secondo il mio parere. Oltre
questa considerazione sulla validità del sistema democratico c'è anche un
problema biblico. Con l'identificazione dello "schiavo" nominato dal
Signore con il Corpo Direttivo è veramente difficile che venga inserita una
"rotazione" o un termine nel loro incarico. Lo "Schiavo" è
costituito dal Signore, secondo il nostro intendimento.
Ma al di là di questo credo che nella struttura organizzativa (che di per se
non è un male, visto che ci permette di realizzare obbiettivi che divisi
sarebbe impossibile da ottenere) si debbano eliminare tutte quelle
sovrastrutture e quei meccanismi che generano sfiducia, slealtà, carrierismo e
ipocrisia. Scrivo a di seguito alcune idee e proposte
Sorvegliante di Circoscrizione.
Fermo restando che una figura del genere può essere utile, va depotenziata la
sua autorità.
Non deve essere un uomo che fa "carriera", ma scelto tra gli anziani
locali che sulla base della disponibilità e di requisiti spirituali che per un
periodo limitato (due o tre anni) visita le congregazioni al solo scopo di
rafforzarle e incoraggiarle. Quindi una visita di tre o quattro giorni massimo
(le sere e il fine settimana), dove si darà risalto al ministero di campo
(predicando insieme ai fratelli) e svolgendo con gli anziani l'opera pastorale
e cioè visitando deboli spirituali, malati dal punto di vista fisico (che
attualmente lamentano che il viaggiante non si fa vedere mai), inattivi,
giovani e così via.
Non deve avere la possibilità di ascoltare "confidenze" riservate
(pettegolezzi e se li riceve invitare i fratelli a parlarsi nello spirito di
Matteo 5:23,24) e non deve avere la possibilità di scrivere in maniera
confidenziale contro nessuno (anziani inclusi).
Non dovrà ricevere alcun sussidio dalla sede centrale (attualmente è talmente
di fame che genera il meccanismo del clientelismo locale e della
"corruzione") e dovrà sostenersi col suo lavoro secolare (come faceva
l'apostolo Paolo).Finito il suo "giro" torna a fare l'anziano locale.
Se scrive sulla congregazione tutto ciò che scrive deve essere letto e lasciato
in copia. Non devono esistere le "lettere riservate" o
"confidenziali". E sarebbe meglio che si scrivesse non sull'operato
degli anziani e della congregazione (come se fosse un funzionario di una
multinazionale) ma sulle belle esperienze avute nella visita.
L'organizzazione dei congressi andrebbe affidata a comitati di fratelli locali.
L'assegnazione dei discorsi andrebbe fatta dalla sede centrale su proposta
delle locali congregazioni, senza il filtro del viaggiante. In questo modo si
toglie ogni "carrierismo" e il fenomeno del clientelismo. I congressi
dovrebbero essere ridotti a uno o due l'anno e solo un giorno. Qualche
discorso, il battesimo e magari un discorso incoraggiante del sorvegliante di
turno.
Se è vero che il nostro tempo è una contribuzione al pari del denaro che
mettiamo in cassetta allora il rapporto deve essere totalmente anonimo. Per
fini statistici può servire sapere quanta letteratura si da in una certa zona?
Ci si regola con il rapporto anonimo.
Noi giustamente ce la prendiamo con i viaggianti che sono
funzionari o gli anziani che sono "vaccari". Il problema secondo me è
a monte: bisogna andare a come vengono disegnati i ruoli di queste categorie.
Se il ruolo del viaggiante è quello di un "funzionario" che controlla
che i parametri siano posto e pressa gli anziani perché stiano o rientrino nei
parametri è normale che si creino queste distorsioni. Ecco che molti
sorveglianti che quando hanno cominciato sognavano di servire il gregge si
trovano a fare i "delatori autorizzati" e pensano che fare questo sia
una cosa voluta da Geova. Anziani che hanno aspirato da quando erano servitori
di ministero a imitare il Cristo si trovano a rispondere di moduli, medie,
statistiche e altre amenità e per evitare che alla visita successiva si scriva
(alle spalle, molto spesso) su di loro, concentrano i loro sforzi su aspetti
tecnici invece di concentrarsi su quelli pastorali.
La riforma non deve partire dal fatto che si debbano rimuovere gli anziani o i
sorveglianti indegni ma nel ridefinire il loro ruolo sulla base delle
Scritture. Questo diverrebbe un filtro tale che impedirebbe a burocrati,
mediocri, funzionari e tecnici di diventare anziani o se lo sono di lasciare (o
essere convinti a lasciare) l'incarico.
Continuo a pregare perché Geova che vede e sa tutto intervenga.
Anonimo Italiano
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RispondiEliminaCaro fratello, non mi trovi d'accordo sulla tua veduta di chi insegna dal podio alle assemblee. io ho superato da un po di anni i 70, ma ti garantisco che manderei in "pensione" una buona parte di oratori che pronunciano discorsi sia in congregazione che alle assemblee.
Eliminanon guardare l'età....... Vedi invece il fatto che sono i soliti e sono le solite lettere di raccomandazione.
Non sei un buon oratore quando sai fare solo buoni discorsi,devi anche ..........,........,......,.....
Un fraterno saluto
Anonimo/anonimo
bene, ora riempi per favore i .......,..........,..........,.....?
Elimina:-)
Anche io sono d'accordo con le parole di mko, siamo noi che conduciamo per davvero lo studio torre di guardia, il conduttore è solo il direttore cioè colui che con un po' di perspicacia lascia esprimere i fratelli. E' chiaro che il conduttore deve essere all'altezza del compito, e quindi molto preparato, padrone del materiale ,ma lo stesso si richiede da noi. Per questo ci vuole un'ottima preparazione che si consegue con uno studio approfondito arricchito anche da ricerche su altre pubblicazioni facendo attenzione a rimanere nel tema. E' ovvio che lo studio personale favorisce questo , più immagazziniamo, più bagaglio spirituale abbiamo, e più ognuno a seconda delle capacità dà, all'edificazione nostra e di quella degli altri. E come continua mko la base siamo noi, noi pecore, ciao a tutti Veronica
RispondiEliminaBuongiorno a tutti. Personalmente sono sicuro che molte cose cambieranno in seno alla Teocrazia, dopotutto sono le stesse Scritture a indicare quanto il 'carro celeste di Geova' sia in costante movimento. Il punto è che siamo noi a doverci adeguare al percorso di quest'ultimo e non il contrario. Questo in realtà è un bene, visto che Geova possiede una sapienza e una lungimiranza infinitamente superiore a quella di qualsiasi essere umano. Per quanto riguarda il ruolo dei sorveglianti di circoscrizione, con tutta probabilità numerosi aspetti andrebbero modificati, come ho letto nei precedenti post, ma credo che col tempo lo spirito di Dio agirà nei migliori interessi di tutti.
RispondiEliminaIo da PR vi dico che sarebbe molto meglio il rapporto anonimo e levare la quota delle ore.
RispondiEliminaTroppi PR fanno lunghe passeggiate e truccano i rapporti.
Paolo Pietro Barnaba e altri non avevano tutto questo controllo. Chi predica deve farlo per amore
Oggi tanti lo fanno per il senso del dovere
Caro Lucio è proprio questo il punto e ci risiamo.....Non è la rivista intinta o i commenti che determinano la spiritualità di un cristiano. Quanti ad esempio fanno dei bellissimi commenti e poi fuori hanno una doppia vita?? Quanti fanno i pionieri regolari, frequentando anche le scuole di addestramento e sono sempre al punto di partenza??? Poi vedi una sorella o fratello che alle adunanze non commenta , ma alla prima prova , come ad esempio una trasfusione, si mantiene integro . Io ho l'età tale da aver visto casi come questi. Poi non ho nulla da obiettare sul" giudicare" sarei una grande ipocrita , ogni volta che esprimiamo un'opinione esiste sempre un grado di giudizio. Veronica
RispondiEliminaRapporto di servizio non anonimo ma volontario. A mio modesto avviso questa sarebbe una vera rivoluzione teocratica. Ci sarebbero tanti aspetti interessanti che potrebbero venire fuori e che indubbiamente lascerebbero spazio ad una nuova "consapevolezza" del servizio a Geova.
RispondiEliminaTralasciamo tutte le considerazioni scritturali che si potrebbero tirare fuori sul significato del rapporto. Tralasciamo pure che il rapporto è indubbiamente un forte ausilio che quantifica l'opera teocratica. Da troppo tempo però si è vissuta la compilazione del rapporto con una sorta di terrore dell'irregolarità e al peggio della inattività. Così molti anziani avevano la sindrome della seconda settimana. In pratica se entro la seconda settimana si scopriva che il fratellino non era uscito in servizio venivano attuate le misure necessarie a garantire la compilazione del rapporto alla fine del mese. I pionieri erano così spesso usati come validi strumenti. Purtroppo ho sentito fratelli ammettere di essere stati licenziosi con le ore segnate e questo notate bene è un peccato piuttosto grave, perchè è paragonabile ai sacrifici di animali malati fatti al tempio. Spesso molti fratelli associano al servizio attività alternative ( bar, commissioni ... ) che per quanto lecite se si eccede ne degradano il senso. La compilazione volontaria del rapporto sarebbe un modo per impedire i comportamenti dei furbetti.
Capitan Kirk