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Mamma!
Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.
Sandro Pertini

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27/06/17

Incanaliamo le lamentele nella direzione più scritturale possibile in questo marasma burocratico strita-fratelli onesti


Ciao Neemia ,
ancora ringraziando per la pubblicazione dei miei pensieri di ormai 10 giorni fa, mi ha fatto piacere suscitare un certo vespaio di commenti, visto che sono l'autore del post mi sia consentito, se lo vorrai pubblicare, di esprimere un piccolo commento ai commenti. Quello che mi colpisce di più è che mentre tutti quanti sono stati pronti a puntare il dito sulla disorganizzazione (di chi è andato e non era assegnato, oppure di chi ha invitato la gente ad andarsene), nessuno ha colto nulla delle forse troppo lunghe riflessioni successive. Questo mi fa un po' male, ma forse dovrebbe fare più male a Neemia  e agli altri che hanno dato vita a questo blog.

E mi spiego veloce del perchè. La parte da distruggere in qualsiasi organizzazione umana è facilissimo farla, mi vengono in mente gli ultimi studi tG di queste ultime due settimane (settimane del 12  del 19 giugno 2017), c'è stato un willy dihel,(e ad andare a cercare nelle nostre pubblicazioni ce ne sono molte altre di storie così e ammissioni). Persino loro sanno puntare il dito sulle loro cose, che non vanno, anche se magari fanno passare 70 anni per riconoscerlo, figurati se non siamo capaci noi, "in diretta".

Così a tanti che vengono su questo blog viene naturale raccontare "in diretta" le cose che non vanno. Può capitarti che vivi in una congregazione o in una, allargando, comunità (ci stanno dentro amici e parenti di altre congregazioni vicine, magari),nella quale non puoi parlare con nessuno  perchè ti trovi con della gente che non capisce la sofferenza e ti prende per apostata. 
Allora il blog può essere un utile sfogatoio di queste frustrazioni, che cavoli a un certo punto Elia andò nella caverna come ci ricordiamo tutti.
Se però questo blog è solo uno sfogatoio, ed è seguito da gente ferita in senso spirituale ed emotivo, che viene qui ad ascoltare altra gente ferita, beh, se aggiungiamo sofferenze a sofferenze, non è che ne traiamo un sollievo secondo me (non ci ho mai creduto alla cosa del mal comune mezzo gaudio)
Invece la parte costruttiva è costituita dalle Riforme che Neemia007 e altri hanno proposto e secondo me sono la parte più importante e significativa di questo blog, di questo luogo virtuale. Il sollievo dovrebbe venire proprio da quelle riforme.

Facciamo un esempio:
i sorveglianti di circoscrizione.
Come sono organizzati ora non funzionano, ma fondamentalmente per un motivo, sono lì NON per risolvere problemi. 
E diventa il discorso sull'omissione: se io mi aspetto che venga il sorvegliante per risolvere problemi ma lui a livello istituzionale non può e non deve fare niente perchè "per quella settimana lui è un anziano, come gli altri, della tua congregazione", allora diventa a sua volta un problema. 
Visto che la figura del "sorvegliante di circoscrizione" non è strettamente bibblica, si può civilmente discutere di quali idee si avrebbero per migliorare le cose (es. li facciamo lavorare come quello che costruiva tende, alias Paolo, da cui la figura sarebbe tratta?, ergo li trasformiamo in una sorta di "pionieri speciali", li gestiamo con un numero di assegnazioni limitato nel tempo in modo che non diventino pensionati a via monte maloia o nelle sale assemblee...che poi gravano sul bilancio etc..). Ma a volte qualcuno racconta che "un tempo" i sorveglianti funzionavano o "funzionavano meglio", ecco chiediamoci, cosa è cambiato? Arriveremo presto alla conclusione che siamo cambiati noi e che non è un problema solo di buro-teocrazia miope.

Possiamo fare mila mille riflessioni su come sarebbe meglio organizzare
e credo che questo sia positivo.

Ma a prescindere dall'esempio, perchè le cose "non funzionano" ? Secondo me il motivo è che in realtà non sono mai veramente funzionate, ma fino alla metà degli anni '70, l'attesa imminente della fine del sistema di cose "copriva" i buchi. E' interessante che appena un anno dopo il 1977, nel 1978 esce il libro "felicità famigliare" come a dire bisogna che iniziamo a occuparci di ste famiglie di fratelli perchè l'attesa ancora è lunga.

Ora le prime generazioni che hanno imparato la Verità, mollando la falsa adorazione, hanno visto coi loro occhi formarsi congregazioni, costruire sale del regno e sale delle assemblee..hanno visto cose che noi umani delle generazioni venute dopo, non possiamo immaginare, e quindi si piegano ubbidienti anche perchè sono arrivati alla pensione e hanno una esperienza di vita "migliorata" dalla Verità.
Chi viene dopo, vede le cose che non vanno, non ha l'attesa della fine del sistema vicina, è chiaro che si arrabbia, ha un qualcosa di "irrisolto" dentro, un po' come gli Ebrei che aspettavano il Messia, lo hanno aspettato facendo cavolate per la maggior parte del tempo, sia il popolo sia i Re. (Un Re che sbagliava, tipo Davide, non pregiudicava un popolo fedele, viceversa un Re bravo, tipo Giosia, non poteva da solo cambiare tutto il popolo).

Quello che cercavo di dire nel post precedente, è che se in questa situazione "di stallo", ci facciamo prendere dalla idea tutta italiana di dividerci in guelfi e ghibellini, coppi e bartali, anziani e gregge, clero e laicato, e puntiamo il dito....beh non andiamo da nessuna parte.
Le riforme proposte nel blog sono meritorie, ci fanno riflettere e speriamo che sia tipo il rescritto imperiale del Re di Persia che non dormiva la notte, magari un membro del CD ci legge di notte e capisce....(ester 6:1-3)

Ma quello che possiamo fare secondo me non è focalizzarci solo sulle cose che non vanno, se questo blog diventa il ricettacolo di tutti gli sfoghi della organizzazione disorganizzata, diventa un Pagliaio di Pagliuzze, ma senza che si sappia nulla delle eventuali travi negli occhi di chi scrive, che non voglio dire che ci siano, ma appunto è comodo scrivere qui senza che nessuno sappia nulla di noi, se la prospettiva è solo dire tutto quello che non va, a parte le meritorie riforme di Neemia, che rischiano di fare da foglia di fico a tutto il blog.
"Esperienze costruttive"


Per questo secondo me si dovrebbe aprire un altro settore del blog stesso, chiamiamolo "esperienze costruttive", o come volete, ma un posto per parlare delle cose che funzionano, delle cose risolte bene, del fatto che ho fatto commenti all'adunanza copiando spudoratamente dei ragionamenti fatti qua sopra e ho ricevuto dei complimenti, come la settimana scorsa, oppure nella nostra congregazione la maggioranza condivide questo pensiero che anche qui trova riscontro, e quindi stando "dentro" le regole si è trovato un modo più saggio di far le cose che non applicare circolari alla lettera per i nemici e interpretarle per gli amici.

Lo so che queste cose "non fanno notizia" e io stesso ho scritto la prima volta qua, raccontando di cose che non mi son proprio piaciute, ma mi rendo conto che leggo questo Blog da 3 o forse 4 anni, e la maggior parte delle volte le informazioni che ne ho tratto mi hanno aperto la mente e sfidato ad andare avanti nella Verità non ostante, se questo Blog vuole aiutare la gente a stare bene secondo me deve dare la visione non solo della "verità non ostante" ma anche della "verità proprio perchè..", oppure dichiarare che questo (aiutare la gente a stare meglio) non è uno degli obbiettivi del Blog.

Si può cambiare solo se stessi, Sembra poco ma se ci riuscissi, Faresti la rivoluzione. (Sì sto citando Vasco Rossi) 
Riteniamo di poter fare una "rivoluzione salvifica" della nostra migliorabile organizzazione terrena finchè non viene il nuovo mondo, e di poterlo fare con questo blog?
Bene questo lo puoi fare solo se capisci il punto da dove partiamo, ovvero cali le nostre riflessioni nella nostra realtà italiana, come la riforma proposta nel primo post cercava di spiegare.
Siamo gestiti nel modo il più internazionale possibile, materialmente è impossibile venire incontro a tutte le specificità delle singole realtà nazionali.

Fare questo ci aiuterebbe a chiudere i "buchi" che dall'alto (un alto tutto umano ovviamente) non si possono chiudere. In definitiva vorrebbe dire seguire l'esempio di Fineas nipote di Mosè, ed è quello di cui avverto ci sia maggior bisogno da qui ai prossimi anni.

un saluto

Abisai (1 Samuele 26:8)
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